5G&Co.: come l’IA generativa può trasformare più del 70% delle ore lavorate nelle Telco

di Redazione

5G&Co. è la conferenza internazionale promossa e organizzata dal CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni), giunge alla sua 6° edizione confermandosi l’evento italiano di riferimento per le tematiche del 5G e delle sue molteplici aree di applicazione.

La sesta edizione di 5G&Co. – Everything is connected sta dando ampio spazio ai nuovi servizi, alle applicazioni, ai Verticals necessari per creare il nuovo ecosistema basato sulla nuova infrastruttura stand alone. Insomma, uscito dalla sua prima fase di infanzia tecnologica, il 5G si sta avviando verso la maturità con una diffusione sempre più capillare a vantaggio soprattutto del mondo aziendale.

Nello sviluppo di queste tematiche è arrivata  la dichiarazione di Massimiliano Monaco, Communications, Media & Technology Lead di Accenture, rilasciata questa mattina a Roma durante il 5G&Co. 2024 – Everything is connected: “L’Intelligenza artificiale generativa aumenterà le capacità umane e di conseguenza è destinata a giocare un ruolo centrale per l’intero sistema Paese, compreso il mondo delle Telco.

Intelligenza Artificiale

Intelligenza Artificiale

Questa tecnologia potrà arrivare a trasformare più del 70% delle ore lavorate attualmente nel settore delle telecomunicazioni, aumentando in modo significativo i livelli di produttività, grazie all’adozione di soluzioni automatizzate di ultima generazione unite alla trasformazione dei mestieri attuali e alla creazione di nuove professioni.

Oggi, sono tre le sfide principali che gli attori delle telecomunicazioni sono chiamati ad affrontare per beneficiare dei cambiamenti indotti dalla generative AI: risolvere il debito tecnologico, visto che ad oggi oltre la metà dei costi totali delle telco proviene da architetture IT legacy, che rallentano l’innovazione, aprire all’ecosistema la propria rete e infrastruttura tecnologica per condividerne il valore, e, infine, colmare il talent gap, ovvero il divario esistente tra le competenze richieste dalle imprese e quelle attualmente in dotazione alla forza lavoro. Le aziende di successo saranno quelle che riusciranno a diventare ‘

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