La notizia viene direttamente dall’AG.COM. che nei giorni scorsi ha approvato il cosiddetto refarming delle locazioni GSM con una delibera in cui si è deciso il riassetto delle frequenze utilizzate per i servizi di telefonia mobile, che consentirà di utilizzare le bande a 900 MHz, -attualmente utilizzate per il solo servizio GSM – anche per i servizi di terza generazione come quello offerto da 3 Italia.
L’obiettivo dell’autorità garante è quello di guardare al futuro e “di promuovere la razionalizzazione della banda e il suo uso efficiente e consentire l’accesso alle frequenze disponibili o che si renderanno disponibili nelle dette bande da parte dei soggetti interessati”.
Tutto questo dopo l’intervento della Comunità Europea al riguardo che aveva dato linee comuni di comportamento a tutti gli stati membri.
Il riassetto dovrebbe così consentire un utilizzo più efficiente delle frequenze. Inoltre ciascun gestore GSM esistente potrà ottenere – su richiesta da presentare al Ministero dello sviluppo economico entro tre mesi dall’entrata in vigore del provvedimento – l’assegnazione di un numero intero di blocchi da 5 MHz utilizzabili su base nazionale, possibilmente contigui, fino a raggiungere la dotazione massima prevista dalla delibera n. 286/02/CONS di 25 MHz nazionali lordi complessivi tra 900 e 1800 MHz, e di cui non oltre 10 MHz a 900 MHz.
I costi per l’attuazione del piano di riorganizzazione della banda a 900 MHz sono a carico degli operatori interessati, e non è prevista alcuna forma di compensazione. Una manovra che sicuramente a Trezzano sul Naviglio sarà guardata a vista considerando lo sviluppo ancora in essere della copertura 3G da parte del gestore guidato da Vincenzo Novari. Infine si è parlato anche di Ipse e delle sue frequenze libere dopo la mancata partenza del gestore: si è deciso che i canali verranno attribuiti mediante un’asta alla quale potranno partecipare sia “gli operatori esistenti interessati a sviluppare la propria offerta di servizi a larga banda, sia operatori nuovi entranti interessati all’ingresso nel mercato dei servizi di telefonia mobile”.
Nuovi operatori all’orizzonte e solo un rafforzamento delle frequenze per i 4 “grandi” del nostro mercato? Nei prossimi mesi la risposta.
[via Kye4Biz]