…dopo aver parlato a lungo degli esuberi in casa 3 Italia, il settimanale Panorama pubblica un’interessante articolo in cui la situazione – nonostante lo sciopero del 31 ottobre confermato dai sindacati contro la politica societaria di H3G sia stata confermato – sembra quasi ritorcersi contro il gestore di Trezzano. Infatti, pare che gli incentivi a lasciare il lavoro siano stati perfino troppo convincenti…
Ora il numero magico di Novari è duecento
Tanti sono i dipendenti dell’operatore di telefonia mobile che finora hanno accettato le 18 mensilità per uscire dall’azienda. Che adesso vuole fermare l’esodo
“3 is a magic number” recitava uno dei celebri claim per il lancio dell’operatore di telefonia mobile 3, controllato dal gruppo cinese Hutchison Whampoa. Adesso il numero magico, invece, è 200, cioè il numero di dipendenti che al 20 ottobre scorso hanno accettato il piano di incentivazione all’esodo lanciato il 19 settembre e che dovrebbe concludersi il 14 novembre.
Il condizionale è d’obbligo, visto che in realtà quello che doveva essere un progetto per tagliare 450 dipendenti (270 al netto dei dirigenti) potrebbe chiudersi anticipatamente.Secondo quanto risulta a Economy, infatti, dopo circa 200 richieste di incentivo, il 14 ottobre sono state chiuse le richieste per le direzioni Ccm e Risk management, supply chain, web, upselling & teleselling e per le funzioni consumer marketing analysis e business marketing analysis perchè hanno già raggiunto il target di uscite previsto. Tre giorni dopo, il 17, è stata la volta dello stop alle divisioni Consumer, Business, 3Media &communication e Data. Un “successo” per certi versi inatteso dall’azienda guidata da Vincenzo Novari, che ha provveduto a bloccare le domande ancora pendenti, ricordando ai dipendenti che d’ora in avanti l’accettazione sarà su base individuale.
Un divorzio morbido quello dei dipendenti (vengono offerte 18 mensilità della retribuzione annua lorda e un programma di outplacement per individuare nuove opportunità lavorative), ma necessario alla luce degli interventi regolatori sul business attuati dall’ex ministro Pierluigi Bersani e dal commissario europe Viviane Reding, che da qui al 2011 alleggeriranno le casse di 3 di 1,4 miliardi di euro.
Invece, sul fronte del business Novari non può proprio lamentarsi: nonostante non abbia ottenuto la vendita dell’iPhone della Apple, si può consolare con i nuovi modelli Nokia e a ottobre ne saranno attivati più di 100mila, contro gli 80mila stimati, mentre sul fronte interno procede la ristrutturazione del gruppo per funzioni, che faranno sparire le divisioni e le tante duplicazioni di poltrone.
da Panorama