Tornano in primo piano le questioni sindacali in casa 3.
Tra i dipendenti H3G e il gestore, infatti, viene segnalata l’interruzione della trattativa su premio. Come già accaduto in passato è possibile quindi l’inizio di una serie di scioperi, già prevista e programmata per alcuni turni ben precisi.
“La proposta di mediazione finale proposta da H3G di riconoscere 600 euro ai lavoratori come premio di risultato, in cambio di più di 14 giorni di chiusure, più ulteriori 4 giorni festivi non pagati, è stata giudicata insufficiente dal Sindacato e dalla grande maggioranza dei lavoratori.
Abbiamo ricercato una mediazione che tenesse conto delle legittime aspettative dei dipendenti ma di fronte alla chiusura aziendale, non rimane che chiamare i lavoratori alla mobilitazione”.
Lo ha dichiarato ieri in una nota stampa – riportata da Rassegna.it – Alessandro Genovesi, segretario nazionale della Slc-Cgil, che insieme a Fistel-Cisl e Uilcom Uil ha avviato le procedure per dichiarare lo sciopero nazionale.
“Di fronte all’indisponibilità aziendale – continua Genovesi – abbiamo deciso di aprire formalmente lo stato di agitazione, avviando le procedure di legge per dichiarare lo sciopero nazionale. Al termine delle procedure di legge dichiareremo forme articolate di sciopero: 2 ore ogni venerdì a fine turno per 4 venerdì (così da pesare come una giornata sola di sciopero) per il personale del call center; 4 ore a fine orario in due distinte giornate per tutti gli amministrativi. In più saranno organizzati volantinaggi di sensibilizzazione in tutti gli eventi aziendali e sarà indicata una giornata “simbolica” di blocco di tutte le prestazioni straordinarie/supplementari“.
I sindacati si riservano inoltre “di individuare ulteriori forme di mobilitazione, che possano colpire l’opinione pubblica e i mass media, affinché l’azienda prenda coscienza della giustezza delle rivendicazione delle lavoratrici e lavoratori di H3G”.
Scioperi quindi in vista. Dopo la mobilitazione dello scorso ottobre, ora siamo a un nuovo capitolo.
| via Rassegna.it del 26.01.10