Quarta “puntata” sul tema della conciliazione online tra H3G ed Adiconsum. Dopo le ultime dichiarazioni dell’associazione dei consumatori è nuovamente 3 Italia a chiedere di intervenire sulla questione.
Anche in questo caso pubblichiamo integralmente la nota che ha inviato alla nostra redazione il gestore telefonico.
“Gentile Redazione, nell’apprendere dalle vostre pagine quanto dichiarato da Pietro Giordano, Segretario Nazionale Adiconsum, 3 Italia ribadisce, per l’ultima volta, di essere completamente ottemperante al Protocollo di conciliazione paritetica comunicato a tutte le Associazioni dei Consumatori.
L’equipollenza della conciliazione di fronte al Corecom, che è facoltativa e che 3 Italia ha deciso di non implementare esclusivamente per scelte correlate alla prioritizzazione di altri investimenti, rientra nella sfera del rapporto tra Agcom e 3 Italia e nulla ha a che vedere con il Protocollo firmato da 3 con le Associazioni dei Consumatori. La sottoscrizione del protocollo di conciliazione on-line non è mai stata in alcun modo subordinata all’equiparazione della procedura innanzi agli organi preposti.
L’insistenza del Sig. Giordano nel richiedere una risposta da parte di Vincenzo Novari alle sue dichiarazioni non ha alcun senso: la gestione dei rapporti con le Associazioni dei Consumatori è gestita da un’apposita divisione aziendale, che peraltro ha già risposto nella persona di Antongiulio Lombardi, Responsabile Affari Regolamentari di 3 Italia, mentre non spetta certo all’amministratore delegato farsi carico di replicare ad ogni lettera indirizzata a 3 Italia.
3 Italia sottolinea che, su quattordici Associazioni firmatarie, solo Audiconsum ha espresso la volontà di ritirare la firma dal Protocollo. Tutte le altre Associazioni hanno chiaramente manifestato il desiderio di proseguire l’utilizzo della procedura di conciliazione che resta, pur senza riconoscimento di equipollenza da parte di Agcom, uno strumento validissimo per la risoluzione delle controversie sul territorio: ad oggi, con questa procedura, si registrano il 95% di accordi raggiunti. Interrompere la conciliazione on-line danneggerebbe tutti quei clienti (cioè il 95% delle domande di conciliazione ) con i quali è possibile raggiungere un accordo, costringendoli a rivolgersi ai CoReCom nei capoluoghi di Regione oppure andare a pagamento nelle Camere di Commercio.
Nella nostra esperienza passata non sono mancati casi in cui le associazioni dei consumatori a livello territoriale hanno ritenuto di rivolgersi al Corecom o alle Camere di Commercio senza ricorrere alla conciliazione online, nonostante avessero firmato il relativo Protocollo di conciliazione“.
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