E’ stato diffuso nella giornata di ieri il rapporto stilato periodicamente dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). Da questa edizione, che si riferisce al trimestre terminato a giugno 2014, emerge principalmente che continua il trend già visto nei mesi passati, e cioè la diminuzione in valore assoluto delle SIM attive, sintomo che i clienti – complici forse anche le numerose rimodulazioni e la diffusione delle offerte “a pacchetto” – tendono sempre più a ridurre il numero di utenze, in particolare delle ricaricabili.
Nel dettaglio, ecco i freddi numeri, snocciolati dall’analisi di AgCom.
Scenario generale: diminuiscono le utenze di rete mobile.
La flessione globale del mercato vede oltre 3,8 milioni di SIM attive in meno rispetto all’anno precedente, di cui 2,8 milioni in meno nella sola prima metà del 2014. Questo numero è ancora più elevato se consideriamo le sole utenze consumer: il calo qui è infatti di 4,4 milioni di utenze, mentre il mercato business sembra tirare ancora con 600 mila nuove attivazioni.
La riduzione, come anticipato, riguarda principalmente le prepagate: dei 3,8 milioni sopra indicati soltanto 800 mila – infatti – sono abbonamenti postpagati.
Ancora in flessione, seppur leggera, TIM (-0,4%) che rimane il principale gestore sul mercato con una quota del 32,1%. Perde di più Vodafone (-2,1%) che scende al 27,7%, mentre Wind è stabile al 22,9%. Ne approfitta H3G (3 Italia) che cresce dello 0,5% raggiungendo il 10,3%.
Gestori virtuali: continua la crescita. Il boom di LycaMobile.
Aumenta ancora lo spazio degli operatori mobili virtuali (MVNO), che complessivamente salgono al 6,9% del mercato, trainati dal boom di Lycamobile: il gestore virtuale “etnico” ha superato in breve tempo dal suo rilancio come Full MVNO le 800 mila utenze, grazie anche all’aggressiva politica commerciale (SIM gratuite con chiamate incluse verso gli altri clienti del medesimo gestore, anche all’estero), e balzando al 13% di quota di mercato tra gli MVNO. Questo a discapito di PosteMobile che, pur rimanendo il primo gestore virtuale del Paese, perde il 7,5% e scende al 47,4%.
Portabilità del numero: chi scende e chi sale. Bene H3G.
A fine giugno 2014, comunica AgCom, il numero di richieste di portabilità del numero mobile (MNP) ha raggiunto i 71,5 milioni (dato cumulato).
I MVNO registrano un saldo attivo cumulato di oltre 1,7 milioni di linee, in leggero aumento rispetto alla precedente rilevazione di marzo 2014. Con riferimento agli ultimi dodici mesi, il saldo positivo di questi ultimi è di +337 mila utenze.
Tra gli operatori mobili “full”, 3 Italia è l’unico il cui saldo su base annuale risulti positivo (+776 mila) mentre va male per TIM (-219 mila) e Wind (-261 mila) e malissimo per Vodafone (-633 mila).
L’analisi su base trimestrale rivela il peggioramento di Vodafone (da -117 a -191 mila) e di H3G (da +249 a +150 mila), che rimane l’unico tra i gestori non virtuali con un saldo positivo. L’indicatore rimane stabile per TIM e si risolleva per Wind (da -107 a -14 mila). Aumento anche per i MVNO: da +42 mila a +131 mila unità.
L’indice di mobilità (il rapporto tra il numero di MNP in uscita e in entrata e la base utenti complessiva) subisce un marcato rallentamento rispetto allo scorso anno (dal 20% del secondo trimestre 2013 al 12,6% del medesimo periodo di quest’anno).
Il documento integrale è disponibile sul sito AgCom, a questo indirizzo:
Osservatorio Trimestrale sulle Telecomunicazioni – Aggiornamento al 30 giugno 2014