I timori erano presenti alla vigilia della presentazione odierna del piano industriale WindTre.
“La società ha comunicato l’intenzione di voler esternalizzare il servizio svolto dal contact center ex H3g dove lavorano circa 900 dipendenti divisi nelle quattro sedi di Palermo, Roma, Cagliari e Genova“, spiega al Corriere delle Comunicazioni Salvo Ugliarolo, segretario generale della Uilcom, aggiungendo che si tratterebbe di un’ipotesi “non condivisa dai sindacati” e che il nome dell’azienda a cui sarà affidato il servizio in outsourcing non è ancora stato comunicato.
Intanto proprio da Genova arrivano i primi timori: “Ci hanno spiegato che avrebbero già individuato l’azienda a cui appaltare il settore – conferma Sonia Montaldo, Slc Cgil su genova24.it – e che la scelta deriva dalla necessità di efficientare l’azienda visto che a fine anno arriverà sul mercato un quarto operatore con una politica di prezzi molto aggressiva.
Ovviamente abbiamo respinto al mittente ogni ipotesi di cessione e già da domani proclameremo lo stato di agitazione a livello nazionale”.
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“Ovviamente a breve termine non c’è nessun rischio – precisa Montaldo sempre sul quotidiano online genovese – visto in caso di cessione di un ramo d’azienda i dipendenti passano tutti con il loro contratto all’azienda che acquisisce il ramo, ma ciò che è accaduto un anno fa con Almaviva non può non preoccupare sia noi sia ovviamente i lavoratori con cui cominceremo le assemblee nei prossimi giorni per arrivare a uno sciopero”.
Credits Corriere Comunicazioni – Genova24