‘Avrei voluto essere Bartali’, la spy-comedy diretta da Alberto Cavallini, si è avvalsa durante le prime riprese, a Prato, delle applicazioni 5G per gestire grandi quantità di dati con elevate velocità di connessione, applicate, nello specifico, al Video Assist.
Si tratta di uno strumento che consente al regista e alla troupe di verificare quanto viene ripreso, per apportare eventuali modifiche o correzioni ad elementi del linguaggio cinematografico come la recitazione, le inquadrature, la fotografia o l’illuminazione.
Grazie alle peculiarità dell’ecosistema 5G, sviluppato a Prato da Wind Tre, insieme a Open Fiber e a ZTE, la cinepresa connessa al Video Assist permette di vedere il girato in tempo reale e in qualità 4K anche durante le riprese di scene dinamiche, per intervenire rapidamente e con la massima precisione.
Tale aspetto è molto importante nella produzione cinematografica HD e digitale e può essere garantito solo con la tecnologia di quinta generazione, grazie alla bassa latenza, all’alta definizione e all’efficienza che la caratterizzano.
Le riprese di ‘Avrei voluto essere Bartali’ sono iniziate nelle scorse settimane a Prato con i due attori protagonisti del film e proseguiranno, da questo mese, nella città toscana, a Livorno e a Buggiano (Pistoia).
Il cast includerà anche la partecipazione straordinaria del campione di ciclismo Vincenzo Nibali.