3 Italia chiude il 2015 con ricavi da servizi in aumento di oltre il 7% a 1.478 milioni di euro, confermandosi l’unico operatore mobile infrastrutturato con un trend positivo che dura da 6 trimestri consecutivi. Andamento che trova conferma anche nell’avvio del 2016. Si tratta di una performance di assoluto rilievo, tanto più considerando l’elevato grado di competizione del mercato che, nonostante il contributo positivo di 3 Italia, nel 2015 ha registrato un calo dell’1,4% dei ricavi da servizi. I ricavi totali di 3 Italia salgono inoltre a 1.825 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente.
La base clienti si attesta a 10,1 milioni di unità, con un aumento del 4% dei clienti attivi rispetto al 2014, mentre la quota di mercato sale all’11,8%. Crescono a doppia cifra i dispositivi LTE connessi alla rete “3” (+70%), il traffico dati (+37%), i ricavi da Internet-mobile (+22%) e il traffico voce (+13%). Da rimarcare che la qualità dei clienti è ulteriormente migliorata nel corso dell’esercizio: i clienti con contratto (cioè ad alto valore) sono infatti aumentati dal 50% al 55% del totale, contribuendo per il 74% alla formazione dei ricavi da servizi. Analogo miglioramento è stato conseguito nel segmento prepagato e l’effetto combinato ha permesso a 3 Italia di raggiungere un activity-rate del 90%, valore tra i migliori del mercato. L’Arpu è cresciuto del 2,4%. L’Ebitda sale dell’11% a quota 276 milioni (248 milioni nel 2014) prevalentemente grazie all’aumento del 10% del margine sui ricavi da servizi a seguito dell’incremento dei clienti ad alto valore e nonostante l’aumento dei costi commerciali sostenuti per l’acquisizione dei nuovi clienti.
La crescita di 3 Italia nel 2015 è stata il frutto di una strategia basata principalmente su tre driver:
- l’innovazione nel segmento prepagato all-inclusive con l’introduzione di modalità di pagamento che hanno fidelizzato la clientela, offrendo valore crescente nel tempo in termini di traffico a parità di prezzo. Il tutto supportato dalle elevate prestazioni dalle reti HSPA+ e LTE di 3 Italia.
- il potenziamento dell’offerta postpagata con il lancio di FREE, l’abbonamento tutto compreso che consente di cambiare smartphone ogni anno con il modello più nuovo senza costi aggiuntivi. Questa offerta è stata ulteriormente arricchita a inizio 2016 con la versione Ricaricabile che estende la convenienza di FREE a tutto il mercato.
- lo sviluppo del mercato broadband per la casa e la famiglia con un’offerta integrata fisso-mobile che ha riscosso grande successo in quanto rappresenta una valida alternativa all’Adsl, è plug&play, permette di tagliare la bolletta della linea fissa e offre fino a tre sim all-inclusive per gli smartphone del nucleo familiare. Una formula che, anche grazie alle prossime evoluzioni della rete mobile, avrà un alto potenziale di sviluppo già nel 2016 e negli anni a venire.
«Questi risultati confermano la validità della scelta strategica di puntare sui dati», commenta Vincenzo Novari, amministratore delegato di 3 Italia. «Abbiamo declinato questa strategia lanciando offerte rivolte a tutti i segmenti di mercato, con particolare attenzione ai servizi per la famiglia, lo small business e la clientela più giovane. Abbiamo poi ulteriormente rafforzato la nostra rete e le nostre piattaforme, migliorando le performance e puntando ai futuri sviluppi tecnologici», conclude Novari.
L’azienda ha infatti continuato ad investire in innovazione e a dare il proprio contributo alla riduzione del digital divide, portando la propria rete Internet veloce al 97% della popolazione. In particolare, la copertura HSPA+ a 42 mega e quella 4G-LTE a 100mega a fine 2015 raggiungevano rispettivamente il 91% e il 65% degli italiani .
Ad agosto 2015, CK Hutchison ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Vimpelcom Ltd per la formazione di una joint venture paritetica attraverso l’integrazione delle rispettive controllate italiane, 3 Italia e Wind Telecomunicazioni S.p.A. (Wind). Dall’integrazione di 3 Italia e Wind nascerà il principale operatore mobile per numero di clienti in Italia. Il completamento di questa operazione è soggetto all’approvazione degli organi regolamentari.