Venerdì scorso, complice un articolo di Repubblica dal titolo Il pressing di H3G: “Dateci una nuova tv”, riapre il capitolo della televisione di 3 Italia.
Partita come TV in mobilità all’inizio ha sfruttato la tecnologia DVB-H: il boom atteso non è arrivato, partiti nel 2006 già lo scorso anno si avevano i primi sintomi che sono stati riportati nelle ultime ore.
Lo stesso AD di H3G, intervistato da Mondo3, diceva nell’ottobre dello scorso anno che “quando la rete DVB-H sarà “scarica” la potremo dedicare ad altre tecnologie, come ad esempio il DTT“. Il momento sembra arrivato secondo quanto raccolto dal quotidiano del Gruppo l’Espresso.
Nelle scorse settimane pare che H3G – dopo alcuni segnali in tal senso degli scorsi mesi, comprese le prime “segnalazioni” di canali La3 in digitale terrestre che sono arrivate anche nel nostro forum, ndr – abbia deciso di rivolgersi al Ministro Paolo Romani (ora non più in carica, ndr) per ottenere l’utilizzo delle proprie frequenze in digitale terrestre ‘tradizionale’ e non più in modalità DVB-H.
Sempre “la Repubblica” segnala che la Direzione Generali Servizi di Comunicazione elettronica e di Radiodiffusione del Ministero dello Sviluppo Economico sarebbe partita una lettera destinata all’Agcom con la quale si sarebbe chiesto “il cambio di targa delle frequenze di H3G”.
A questo punto, qualunque sia la decisione, pare certo che la TV in mobilità non potrà che andare tramite streaming.
Per vedere La3 sui normali TV, oltre al canale satellitare, invece ci sarà da aspettare una risposta: il DVB-H intanto inizia la propria strada tra le tecnologie dismesse in poco più di un lustro dal suo lancio commerciale. Come disse lo stesso Novari “il risultato è stato che chi aveva i soldi per acquistare un terminale DVB-H non era interessato a questo servizio e viceversa“.
| via la Repubblica – Il pressing di H3G: “Dateci una nuova tv”