Avete festeggiato per la normalizzazione dei tempi delle portabilità?
Forse non è arrivato il momento giusto per una concorrenza reale e sana. Le MNP sicuramente andranno più velocemente dopo la sentenza del Consiglio di Stato, ma le pratiche di retention – tanto amate da alcuni quanto odiate da altri – rischiano di tornare con la pratica di “Win Back“.
Cosa è il “Win Back“? Lo spiega chiaramente Vincenzo Novari sulle pagine del “Giornale” di ieri. “Win Back – spiega l’amministratore delegato di 3 Italia – è la possibilità di chiedere al cliente che sta cambiando operatore l’ok a essere richiamato, anche dopo aver cambiato gestore, per proporgli nuove offerte“.
“Si tratta – ha aggiunto – di una nuova pratica scorretta e speriamo che questa idea venga respinta con forza dall’Autorità. I nostri piani tariffari sono trasparenti e bassi“.
In questo senso Novari analizza anche la propria società nel mercato italiano: “Guadagnare quote di mercato non è facile. Tim e Vodafone sono partite prima e il vantaggio resta. Uno studio dell’Authority finlandese ha analizzato il costo degli abbonamenti mobili in Italia senza considerarci e quindi senza includere l’operatore con la maggior percentuale di contratti (34%) e più conveniente (in realtà il Ficora aveva evitato di calcolare H3G per la marginalità dei clienti nel mercato, nda). Alla fine pareva che in Italia le chiamate mobili costassero più che in Europa. Invece noi facciamo risparmiare dal 30% al 12% rispetto alla media europea, offrendo dal doppio al triplo dei minuti voce e sms, oltre a 400 volte il volume dei dati considerato nello studio”..
Infine i dati sui clienti dichiarati: 9 milioni di clienti di cui 3 abbonati. L’intervista completa è a disposizione sul “Giornale“.
| via il Giornale