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Una colossale rete di riciclaggio di denaro sporco per un ammontare complessivo di due miliardi e 400 milioni di iva evasa: i dettagli dell’operazione “Broker” sono stati resi noti in queste ore durante una conferenza stampa dal procuratore della direzione distrettuale antimafia di Roma, Giancarlo Capaldo insieme al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso.
Coinvolto anche Silvio Scaglia, ex amministratore delegato e fondatore di Fastweb raggiunto da un mandato di arresto.
Nelle ultime ore apprendiamo che risulta indagato Stefano Parisi, amministratore delegato di Fastweb dal primo novembre 2004, e le due stesse società Fastweb spa e Telecom Italia Sparkle spa in persona del legale rappresentante pro tempore, per associazione per delinquere transnazionale pluriaggravata.
La procura di Roma ha fatto richiesta formale di commissariamento di Fastweb e Telecom Sparkle motivata dalla “mancata vigilanza” in base alla legge 231 del 2001 che prevede sanzioni per quelle società che non predispongono misure idonee ad evitare danni all’intero assetto societario.
Attendiamo i prossimi sviluppi.