Rete veloce di Stato nelle aree non coperte dal mercato? Un’idea che viene da uno dei maggiori investitori nella telefonia privata italiana, Fastweb.
L’intervista è della scorsa settimana e si propone una situazione in cui “lo Stato deve essere proprietario dell’infrastruttura, con un operatore scelto a gara per gestirla al meglio a valle di una libera e trasparente competizione“.
A dirlo è stato l’Amministratore Delegato, Alberto Calcagno, al quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”.
“La soluzione è contemplata insieme alla partnership pubblico-privata e agli incentivi come da bandi Eurosud. Noi crediamo che l’intervento diretto sia la soluzione migliore per i 6.800 comuni rientranti nei cluster C e D“. Ossia quei comuni che oggi sono serviti solo da ADSL e a prestazioni limitati, una scelta fatta spesso per i probabili ritorni economici per i gestori che avrebbero potuto investire con rete propria.
Arriverà a chi di dovere in alto questa proposta?