La notizia arriva dal Corriere delle Comunicazioni in un pezzo dal titolo chiarissimo: “Fusione Wind-3, Fastweb punta i piedi e passa alle vie legali”
Riavvolgiamo il nastro: le tappe dietro alla nascita di Wind Tre Spa sono state già percorse, dalla fine del 2016 i due gestori sono sotto il cappello della nuova (unica) società sebbene con due reti momentaneamente distinte.
Questa la fotografia attuale.
WINDTRE, LE NOVITA’ CHE (NON) CI SONO
Andrea Frollà, giornalista del Cor.Com, racconta oggi sul quotidiano telematico come “Fastweb abbia presentato ricorso al Tribunale UE contro la decisione della Commissione europea che ha autorizzato il merger italiano in nome di un maggiore equilibrio di mercato. Una scelta annunciata nel corso dell’estate 2016 e che ha avuto anche altre conseguenze, tra cui la richiesta dell’ingresso di un quarto operatore”.
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Tra i candidati a questo ruolo, oltre alla vincente Iliad, c’erano anche Swisscom (che è la casa madre di Fastweb, ndr) e la caraibica Digicel.
Infatti, il ricorso riguarda anche la concessione a Iliad degli asset ridondanti che si sono creati unendo le risorse di H3G e Wind. In pratica FW ha chiesto di “annullare integralmente” la Decisione della Commissione UE che lo scorso settembre ha autorizzato la fusione Wind-3 e il collaterale ingresso di Xavier Niel sul mercato italiano (vedasi immagine in alto).
Da quanto emerge dall’articolo Fastweb sposa anche alcune criticità fatte proprie da altri analisti, ossia che la soluzione scelta con Iliad quarto operatore di rete che potrà adattarsi “ai prezzi ritenuti tollerabili dai 3 player maggiori”, facendo venir meno qualsiasi pressione competitiva tale da eliminare gli effetti orizzontali della concentrazione.