Fastweb 2017

Fastweb, un 2016 di crescita e nuovi investimenti: i risultati finanziari

by Redazione

Annunciati stamani da Fastweb i risultati economico-finanziari dell’anno conclusosi da poco: è stato un 2016 che conferma per il terzo anno consecutivo il trend di crescita per clienti, fatturato e ricavi.

Ecco tutti i dettagli, nel comunicato stampa del gestore.

L’esercizio si chiude con un risultato netto e una generazione di cassa ampiamente positivi: la politica di investimenti infrastrutturali garantisce a Fastweb il controllo sulla qualità dei servizi, migliorando contestualmente la redditività.

Al 31 dicembre l’incremento dei clienti segna +7% (+154.000 unità rispetto a fine 2015) raggiungendo 2,4 milioni di abbonati. Il 34% dei clienti Fastweb, pari a 810.000 abbonati, è collegato alla rete di nuova generazione in fibra ottica, con una crescita del 25% rispetto al 2015, confermando Fastweb co-leader di mercato della banda ultralarga in Italia, con una quota di mercato pari al 34%.

I ricavi totali si sono attestati a 1.795 milioni di euro, con una crescita del 3,4% rispetto ai 1.736 milioni di euro del 2015.

La redditività operativa di Fastweb ha registrato una forte crescita nel 2016. Il margine operativo lordo (Ebitda) ha raggiunto 661 milioni di euro, con un incremento del 15% rispetto a 576 milioni di euro nell’esercizio precedente (+8% al netto delle partite straordinarie). La marginalità è aumentata di quattro punti percentuali attestandosi al 37%, mentre il free cash flow è stato pari a 98 milioni di euro ed è cresciuto del 119% rispetto al 2015. Il risultato netto è stato positivo per 95 milioni di euro, più che triplicato rispetto al 2015 (+239%).

L’impegno nell’espansione della rete di nuova generazione e nella trasformazione digitale dell’azienda ha determinato investimenti complessivi nel 2016 per 581 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto all’esercizio precedente e pari al 32% del fatturato.

Nel 2016 Fastweb ha esteso la copertura della propria infrastruttura in fibra a banda ultralarga a 1,2 milioni di famiglie e imprese, raggiungendo un totale di 7,5 milioni di cui 2,2 milioni con tecnologia FttH (Fiber to the Home) e 5,3 milioni con tecnologia FttCab (Fiber to the Cabinet). Inoltre, grazie alla tecnologia Vplus, Fastweb ha raddoppiato la velocità di navigazione fino a 200 Megabit per secondo su tecnologia FttCab, mentre a dicembre ha lanciato connessioni con velocità fino a 1 Giga su tecnologia FttH.

Nel corso dell’anno la Società ha annunciato un’ulteriore espansione del piano ultrabroadband per il 2020 con l’obiettivo di raggiungere 13 milioni di famiglie e imprese in banda ultralarga (circa il 50% della popolazione rispetto al 30% di fine 2016), di cui 8 milioni con tecnologia FttCab e 5 milioni con tecnologia FttH. I 3 milioni di nuovi collegamenti in FttH saranno realizzati da Flash Fiber, la joint venture tra Fastweb e TIM, costituita ad agosto 2016 con l’obiettivo di portare la fibra fino alle abitazioni in 29 città. A fine anno erano già 200 mila le abitazioni raggiunte in fibra da Flash Fiber.

La strategia di attenzione al cliente, associata al continuo investimento per migliorare la qualità e le prestazioni del servizio, hanno permesso a Fastweb di diventare l’operatore di rete fissa più consigliato dai clienti in Italia (Net Promoter Score sul fisso +12% punti rispetto alla media dei competitor nel settore residenziale nel 2016 certificato da SandSIV).

Anche il piano di copertura nazionale del servizio WOW FI, il servizio di offload del traffico dati mobile su Wi-Fi condiviso, è stato completato nel 2016, realizzando la più grande community Wi-Fi in Italia. Il servizio è attivo in 800 città italiane con 1,5 milioni di clienti abilitati.

Per quanto riguarda il servizio Fastweb Mobile, nel corso dell’anno la base clienti è aumentata del 27%. Per rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento, la società ha realizzato il passaggio a Full Mobile Virtual Network Operator (Full MVNO) grazie a un accordo con Tim che garantisce maggiore qualità, più ampia copertura di rete e accesso ai servizi 4G. Nel quarto trimestre dell’anno, Fastweb ha iniziato a offrire servizi 4G e 4GPlus e ha avviato la migrazione della customer base.

Inoltre, per offrire ai propri clienti servizi sempre più convergenti estendendo la propria qualità infrastrutturale anche al mobile, Fastweb ha annunciato la realizzazione di una rete 5G-ready basata su small cells che sarà operativa nel 2020 sul 20% del territorio nazionale. Per la realizzazione della rete 5G, Fastweb farà leva sugli asset su cui ha investito in questi anni: la fibra, oltre 20 mila cabinet che saliranno a 50 mila nel 2020 già predisposti a ospitare le small cells, le frequenze 3,5 GHz disponibili grazie a un accordo siglato a dicembre con Tiscali.

Nel segmento di clientela Enterprise, Fastweb ha innalzato la propria quota di mercato al 28% (in crescita di un punto percentuale rispetto alla fine del 2015), confermando la posizione di secondo operatore per la fornitura di servizi Tlc e Ict alle grandi aziende e alla Pubblica Amministrazione. Grazie agli investimenti nella propria infrastruttura di rete, nel Data Center di nuova generazione certificato Tier IV dall’Uptime Institute di New York, nello sviluppo di nuove soluzioni ICT, Fastweb ha conquistato nuove quote di mercato nel segmento Cloud Computing e Security ICT. La quota di mercato del Cloud di Fastweb è superiore al 10% (quota operatori Tlc). Fra le aziende del segmento Top acquisite nel 2016 si annoverano Banca Popolare di Milano, Tnt Global Express, Co.Ge.In, Sea Aeroporti di Milano.

Inoltre, Fastweb si è confermata fornitore chiave della Pubblica Amministrazione Centrale e locale aggiudicandosi gare di grande rilevanza: telefonia, sicurezza, videosorveglianza, gestione e manutenzione dei centralini e delle postazioni di lavoro. Per rafforzare ulteriormente la propria presenza in ambito Business, a dicembre Fastweb ha siglato un accordo che prevede l’acquisito del ramo d’azienda Tiscali Business che comprende i clienti del segmento Top client di Tiscali e il contratto-quadro per i servizi di connettività (SPC) alla pubblica amministrazione. L’accordo è subordinato al positivo esito di un giudizio amministrativo attualmente pendente relativo al contratto-quadro SPC.