Quattro episodi e 27 protagonisti per raccontare tante storie esemplari della societàLo scorso 15 gennaio a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, è stato presentato il podcast HAVE A NICE DEI. Diversity, Equity and Inclusion, molto più che belle parole.
HAVE A NICE DEI. Diversity, Equity and Inclusion, molto più che belle parole
Un racconto corale realizzato da Schwa e brandstories, nato da un’idea di Helen Nonini, Founder & CEO di Schwa, che unisce importanti brand e 27 rappresentanti del mondo delle istituzioni insieme ad atleti, artisti, attivisti, scrittori e content creator.
Con la voce narrante di Luca Trapanese, Ass. alle Politiche sociali del Comune di Napoli e attivista e il Patrocinio del Comune di Milano il progetto vede il supporto di Fastweb e di altre importanti realtà come Coface, Generali, JAKALA e Valore D.
Suddiviso in 4 episodi in cui si affrontano i temi dell’identità e dell’orientamento di genere, dell’abilità e della disabilità, del confronto generazionale e del benessere mentale, il podcast affronta in modo positivo e semplice le tematiche della DE&I con l’obiettivo di avvicinare le persone di ogni età superando le barriere generazionali.
Voce narrante del podcast è Luca Trapanese che viene affiancato da personalità pop, artisti, figure istituzionali e dai rappresentanti delle aziende che, attraverso il loro lavoro, donano nuove e originali sfumature alla tematica della puntata, sensibilizzando il pubblico su ciascun argomento.
Gli episodi del podcast
Il primo episodio, realizzato con Coface e Valore D e intitolato Gender come noi, fa emergere il tema del divario di genere cercando di comprendere come creare un nuovo mondo in cui genere e orientamento sessuale non siano più motivo di discriminazione. Nell’episodio sono presenti diversi ospiti tra cui Mariano Gallo, che racconta come è diventato Priscilla, la Drag Queen più famosa d’Italia, Federica Fabrizio, attivista e autrice del libro “Femminucce” e Gustavo Conti, ostetrico con il camice rosa che combatte gli stereotipi di una professione prettamente femminile.
Nel secondo episodio, realizzato con Generali Italia e intitolato Oltre le Barriere, vengono esplorate alcune tra le migliori pratiche per l’inclusione delle diverse forme di disabilità, con l’obiettivo di superare gli stereotipi e creare consapevolezza sulla tematica. Tra gli ospiti anche le atlete della Bebe Vio Academy e Francesco Cannadoro, caregiver h24 e papà di Tommi, un bimbo di quasi 10 anni con un’importante disabilità degenerativa.
Il terzo episodio, realizzato con Fastweb e intitolato Generazione Adesso tratta l’importanza dell’interazione tra diverse generazioni sul posto di lavoro Grazie alle esperienze raccontate da Fastweb nelle voci di Luciana De Laurentiis Head of Corporate Culture & Inclusion e di Roberta Artuso Manager of Brand Empowerment viene messa in luce l’importanza di creare un ponte generazionale che generi contaminazione positiva all’interno dell’ambiente lavorativo, in cui le differenze tra generazioni non vengano evitate ma si trasformino in risorse. Il supporto al progetto è in linea con la strategia di Fastweb “Tu sei Futuro” che a promuovere la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale, valorizza il ruolo delle persone abbattendo gli stereotipi legati al genere, l’età, l’etnia e l’orientamento sessuale per creare un clima di reale inclusione. All’interno dell’episodio per combattere gli stereotipi su cosa siano “cose da vecchi o cose da giovani”, parla anche Licia Fertz che a 93 anni e quasi 250 mila follower, ha posato nuda sulla copertina di Rolling Stone ed è stata da poco nominata dalla BBC tra le 100 donne più influenti al mondo. A farle da contraltare è Gaia Romani che, a solo 25 anni, è diventata assessora ai Servizi civici e generali del Comune di Milano.
L’ultimo episodio, realizzato con Jakala e intitolato Pensieri Stupendi, esplora l’intrinseco rapporto tra inclusione e salute mentale, concentrandosi sull’importanza della sicurezza psicologica. L’episodio approfondisce il significato del minority stress e prova ad indagare le ragioni per le quali, a volte, le persone indossino delle “maschere” in ufficio e quali azioni le aziende possono attivare per favorire un ambiente che non sia tossico. Tra le voci dell’episodio, quella di Mattia Villardita, il famoso “Spiderman in corsia” che sino ad oggi ha regalato sorrisi a oltre 1.500 piccoli pazienti ospedalieri in giro per l’Italia. Intervengono inoltre Lamberto Bertolè, Assessore al Welfare e alla Salute del Comune di Milano, e Luca Mazzucchelli, psicologo divulgatore e imprenditore di MIND Center.