L’anticipazione arriva da “Milano Finanza” di giovedì scorso.Alcuni dati del pezzo di Andrea Frollà sul Corriere delle Comunicazioni
“Il gruppo guidato da Xavier Niel delibera un aumento di capitale della holding creata ad hoc per lo sbarco italiano. Risorse necessarie per ultimare l’acquisto di frequenze e siti radio dai due operatori freschi di merger“, inizia così il pezzo di Cor.Com. dedicato alla strada intrapresa da Iliad per operare come quarto gestore di rete mobile italiano.
Avevamo già parlato delle due società presenti nel nostro paese del gruppo francese, arriva un altro passo. Sostanzioso a livello economico: infatti, si legge che “l’assemblea di Iliad Holding, operativa da circa 5 mesi e controllante di ossia Iliad Italia.
Un passaggio per deliberare un aumento di capitale da 350 milioni di euro, che serviranno non tanto a coprire i 35mila euro di spese sostenute dall’apertura della società ad oggi quanto per riempire il portafoglio in vista dell’esecuzione degli accordi con Wind e 3 Italia.”
Un passaggio per deliberare un aumento di capitale da 350 milioni di euro, che serviranno non tanto a coprire i 35mila euro di spese sostenute dall’apertura della società ad oggi quanto per riempire il portafoglio in vista dell’esecuzione degli accordi con Wind e 3 Italia.”
I soldi necessari sono di poco inferiore al mezzo miliardi di euro, 450 milioni per un portafoglio di frequenze 3G/4G così strutturate: 2x35MHz, di cui
– 2x5MHz a 900MHz
– 2x10MHz a 1800MHz
– 2x10MHz a 2100MHz
– 2x10MHz a 2600MHz.Nelle aree meno urbanizzate è prevista la condivisione di rete con Wind Tre SpA per almeno 5 anni (rinnovabili per altrettanti anni).
– 2x10MHz a 1800MHz
– 2x10MHz a 2100MHz
– 2x10MHz a 2600MHz.Nelle aree meno urbanizzate è prevista la condivisione di rete con Wind Tre SpA per almeno 5 anni (rinnovabili per altrettanti anni).