Cellnex Telecom ha presentato i risultati relativi alla chiusura dell’esercizio 2018.
Il primo esercizio completo in cui formula i conti in base alla normativa contabile IFRS16, obbligatoria per tutte le aziende da gennaio 2019.
I ricavi si sono attestati a 901 milioni di euro (+14%) e l’ebitda ha raggiunto i 591 milioni (+18%). Il risultato netto comparabile ha chiuso a 31 milioni di euro, e sconta l’effetto degli aumentati ammortamenti (+14,5% vs. 2017) e dei costi finanziari (+36% vs. 2017) associati alla crescita del gruppo e il conseguente ampliamento del perimetro.
Va ricordato, che, nel corso del primo trimestre, Cellnex ha accantonato un totale di 55 milioni corrispondenti al piano volontario di prepensionamenti e esuberi incentivati negoziato nel mese di marzo da Retevisión e Tradia, per il periodo 2018-2019. Detto accantonamento ha un impatto non ricorrente sul conto economico.
Tobias Martinez, Amministratore Delegato di Cellnex, ha sottolineato la chiusura del quarto esercizio consecutivo con una crescita a due cifre degli indicatori chiave del gruppo. “E’ il riflesso delle operazioni di crescita e di ampliamento del perimetro dalla quotazione in borsa avvenuta nel maggio del 2015. Da allora, Cellnex ha moltiplicato per due i dati chiave, e per quattro, il numero dei siti che gestiamo nei 6 paesi europei. La società ha, inoltre, mantenuto l’attenzione sulla gestione quotidiana, consentendoci di mantenere una crescita organica sostenuta di 5% degli impianti installati sui siti (punti di presenza) e un aumento del 3% del coefficiente di clienti anche per sito”.
“Nel corso di questi ultimi anni – prosegue Tobias Martinez –, Cellnex ha realizzato 3.500 milioni di euro di investimenti che hanno sostenuto la forte crescita della società in termini di perimetro, ma che hanno anche preparato al lancio dell’ecosistema di infrastrutture associato al 5G. Nello scorso esercizio abbiamo avuto degli esempi concreti, come l’integrazione della Xarxa Oberta de Catalunya (XOC) che rafforza l’idea di connettività via fibra ai principali elementi della rete, e delinea gli elementi della nostra crescita futura; o l’accordo con Bouygues Telecom per l’implementazione, nei prossimi 5 anni, di 88 nuovi centri strategici che potranno albergare la capacità di elaborazione dati nella rete, un elemento critico nell’architettura del 5G. Riteniamo che l’esternalizzazione – vendita- di siti da parte di nostri clienti e il lancio del 5G si manterranno a corto e medio termine come i due principali vettori della crescita”
Dal suo canto, José Manuel Aisa, Direttore Finanziario e M&A di Cellnex, ha sottolineto il fatto che Cellnex ha anticipato l’adozione, già nel 2018, della norma contabile IFRS16. “La nuova norma, per l’impatto che ha sulla situazione finanziaria delle società del settore che vedranno crescere il loro indebitamento a causa della capitalizzazione degli affitti che impone, potrebbe implicare una rivalutazione delle strategie di segregazione di attivi –per esempio torri e siti- da parte degli operatori di voce e dati che possono trovarsi più inclini a vendere partecipazioni maggioritarie in detti attivi a operatori indipendenti come Cellnex, scegliendo al contempo, di stipulare contratti di prestazione di servizi (Master Service Agreements), nella linea di quanto già stiamo facendo con alcuni dei nostri clienti più importanti”.
Evoluzione e indicatori chiave dell’attività
Per linee di attività, i Servizi di Infrastrutture per operatori di Telecomunicazioni mobili hanno generato il 65% dei ricavi per un totale di 586 milioni di euro, una crescita del +24% rispetto alla chiusura del 2017.
L’attività delle infrastrutture e servizi di diffusione audiovisivi ha generato il 26% dei ricavi con 233 milioni di euro.
L’attività incentrata sulle reti di sicurezza e emergenza e soluzioni per la gestione intelligente delle infrastrutture urbane (IoT e Smart cities) ha prodotto il 9% dei ricavi con 82 milioni di euro.
Al 31 de dicembre il 48% dei ricavi e il 56% dell’ebitda sono stati prodotti al di fuori del mercato spagnolo. L’Italia è il secondo mercato più importante con il 28% dei ricavi del gruppo, mentre la Francia è il terzo con il 7%.
Alla chiusura del 2018 Cellnex disponeva di un totale di 23.440 siti (8.589 in Spagna, 8.308 in Italia e 6.543 nei Paesi Bassi, Francia, Regno Unito e Svizzera), e 1.592 nodi (DAS e Small Cells).
Riguardo ai DAS e Small Cells va sottolineato che il numero dei siti è cresciuto del +18% rispetto al 2017.
La crescita organica dei punti di presenza nei siti si è attestata a perimetro costante a un +5% rispetto al 2017, mentre il coefficiente di clienti per sito (esclusi i cambiamenti nel perimetro) è cresciuto del +3%.
Il totale degli investimenti nel 2018 ha raggiunto 670 milioni di euro, in gran parte destinati ad investimenti vincolati a generare nuovi introiti, come l’integrazione di nuovi attivi in Svizzera e Spagna, l’implementazione di nuovi siti in Francia nell’ambito degli accordi con Bouygues Telecom, e le migliorie dell’efficienza, e della manutenzione della capacità installata.
Ottobre 2018-Febbraio 2019: acquisizione di attivi in Svizzera, Spagna, Italia e Francia.
Cellnex Switzerland, attraverso la sua filiale Swiss Towers AG, e in concomitanza con la chiusura dell’esercizio, ha raggiunto un nuovo accordo con Sunrise Communications per l’acquisto di ulteriori 133 siti, che vengono ad aggiungersi a quelli acquistati nel 2017. L’accordo con Sunrise include l’estensione del contratto vigente per la costruzione di nuovi siti, che passa da 400 a 475 sino al 2027.
Nell’agosto del 2017, Cellnex (54%) in consorzio con Deutsche Telekom Capital Partners (18%) e Swiss Life Asset Managers (28%), ha concluso l’acquisto di un portafoglio di 2.239 siti di Sunrise per un importo totale di 430 milioni di euro, diventando il primo operatore indipendente di servizi e infrastrutture per telecomunicazioni mobili con attività in Svizzera. Swiss Towers AG ha stipulato con Sunrise Communications un contratto di Servizi (Master Service Agreement) per un periodo iniziale di 20 anni prorogabili ad altri 20 , in due tranche di 10 anni.
Sempre alla finedell’anno, Cellnex Spagna e Cellnex Italia hanno ampliato il loro portafoglio di siti di telecomunicazioni (voce e dati) nei due paesi per un totale di 590, come risultato di accordi operativi e gestionali degli stessi con operatori diversi.
Cellnex Francia e Bouygues Telecom hanno progredito nella loro collaborazione in Francia con lo sguardo posto sul 5G. Dopo l’accordo annunciato lo scorso 10 dicembre per l’implementazione da qui al 2024 di 88 nuovi centri che opereranno come concentratori di traffico di voce e dati e che possono albergare la capacità di elaborazione dati, Cellnex ha annunciato che, tra il 2020 e il 2021, potrebbe acquisire sino a 62 centri di simili caratteristiche, attualmente già implementati. L’investimento associato all’acquisizione di questi centri è di 330 milioni di euro che vengono ad aggiungersi ai 250 milioni previsti per l’implementazione dei nuovi 88 centri da qui al 2024.
L’investimento congiunto di questi progetti, la cui esecuzione si estende fino al 2027, è di 670 milioni di euro. In termini di ebitda addizionale, sempre alla fine di tutte le implementazioni di questi progetti, raggiungerà 50 milioni di euro.
Sviluppo dell’ecosistema 5G
Nel corso del 2018 Cellnex ha continuato a lavorare allo sviluppo dell’ecosistema delle infrastrutture necessarie per il lancio del 5G.
Spicca l’acquisizione della Xarxa Oberta de Catalunya (XOC), società concessionaria della Generalitat che si occupa dell’implementazione, operazione e manutenzione delle reti di fibra ottica. XOC rinforza e amplia le capacità e il know-how di Cellnex nello sviluppo della connettività dei suoi siti –backhauling- per mezzo di una rete neutra di banda larga basata sulla fibra ottica (Fiber to the Antenna – FTTA). Altrettanto importante, il già menzionato, accordo con Bouygues Telecom in Francia che prevede la costruzione nei prossimi 5 anni di 88 centri strategici di telecomunicazioni – Central Offices e Metropolitan Offices- e l’acquisizione di altri 62 già impiegati., che presentano il potenziale di albergare la capacità di elaborazione dei dati. La capacità distribuita di elaborazione dei dati –anche nota come “edge computing”, costituisce uno degli elementi critici per raggiungere i livelli di prestazioni in termini di volume di dati e latenza –o tempi di risposta delle applicazioni-, associati al 5G. L’accordo rafforza ed amplia la collaborazione con Bouygues Telecom dopo gli accordi raggiunti nel 2016 e nel 2017 che prevedono, sino al 2022, l’acquisizione e la nuova implementazione di più di 5.000 siti in Francia.
Altri progetti
Da ricordare anche lo sviluppo degli accordi di implementazione delle infrastrutture e coubicazione con Iliad in Francia ed Italia, e inoltre l’inizio delle operazioni di coubicazione nei siti di Cellnex Svizzera da parte dell’operatore transalpino Salt. Riguardo a DAS e Small Cells, la società ha sviluppato nuovi progetti in Spagna (Gran Teatre del Liceu, Centro Comercial Río 2 e Oceanogràfic, tra gli altri) e sta per concretare dei nuovi progetti nei restanti mercati europei in cui opera, soprattutto nel Regno Unito, frutto dell’esperienza acquisita in Italia nell’implementazione di questa infrastruttura preparata per il 5G, in impianti sportivi, centri commerciali, ospedali, tunnel, reti ferroviarie, metropolitane, e centri urbani.
Struttura del debito e contributo fiscale
Cellnex ha chiuso l’esercizio con una struttura del debito stabile, a lungo termine, con una vita media di 5,4 anni, un costo medio approssimativo dell’ 1,9% (debito disposto e non disposto), e un 81% a interesse fisso (obbligazioni e debito bancario).
Il debito netto del Gruppo al 31 dicembre -in base alla normativa IFRS16- era di 3.166 milioni di euro rispetto ai 2.663 (IFRS16) milioni alla chiusura del 2017, che equivale a un coefficiente debito netto/EBITDA del 4,9x.
Inoltre, Cellnex conta –a febbraio 2019– con un accesso alla liquidità immediata (tesoreria e debito non disposto) per un importo di 1.600 milioni di euro circa.
L’8 gennaio, Cellnex ha collocato 200 milioni di euro in obbligazioni convertibili con scadenza nel 2026, fungibili con le obbligazioni convertibili per un importo di 600 milioni di euro emesse nel gennaio del 2018.
Le emissioni di Cellnex Telecom mantengono il rating “investment grade” (grado di investimento) di Fitch (BBB-) con outlook negativo, confermato dalla stessa agenzia lo scorso mese di ottobre. S&P, dal suo canto, mantiene il rating BB+ con outlook stabile confermato dalla stessa agenzia lo scorso mese di giugno.
La contribuzione fiscale totale (tributi propri + tributi di terzi) di Cellnex nell’esercizio fiscale 2018 –applicando il criterio di cassa secondo la metodologia dell’OCSE-, si è attestata a 160 milioni. Di questi, un totale di 48 milioni corrispondono a tributi propri e includono sostanzialmente imposte sugli utili, tributi locali, tasse e la quota a carico del datore di lavoro dei contributi per la previdenza sociale.
Prospettive 2019
Per quanto concerne le prospettive per l’esercizio 2019, le previsioni di Cellnex indicano una crescita dei diversi indicatori chiave (l’Ebitda e il flusso di cassa libero e ricorrente (RLFCF)), mentre si conferma il 10% per ‘’aumento annuo del dividendo distribuito in base alla politica stabilita per il periodo 2017-2019:
– Ebitda stimato per l’esercizio: tra 640 e 650 milioni di euro
– Crescita del RLFCF di circa il 10%
– Aumento del 10% del dividendo dell’esercizio 2019