Realizzare infrastrutture in fibra e 5G, attuare provvedimenti per completare il piano banda ultra larga, procedere ad una semplificazione normativa, rimuovere gli ostacoli regolamentari per stimolare la domanda di connettività e servizi digitali da parte di cittadini e imprese.
“La crescita del Paese passa dalla realizzazione di infrastrutture in fibra e 5G, reti fortemente complementari e sinergiche. Per questo occorrono provvedimenti per completare il Piano Banda Ultra Larga, la semplificazione normativa, la rimozione di ostacoli regolamentari a misure di stimolo della domanda di connettività e servizi digitali da parte di cittadini e imprese “ è quanto sostenuto da Laura Di Raimondo, direttore di Asstel, associazione di rappresentanza della filiera delle Tlc e titolare del contratto nazionale del settore, intervenendo questa mattina al primo incontro del “Tavolo del settore delle Telecomunicazioni, convocato dal Mise con la partecipazione del Ministero del Lavoro e delle associazioni sindacali.
“Sul fronte dell’occupazione – ha continuato il direttore di Asstel – è necessario adottare strumenti capaci di accompagnare il processo di trasformazione digitale che investe in pieno gli oltre 200.000 addetti alle Tlc, come il Fondo di Solidarietà per la Filiera delle TLC e la messa in campo di adeguate politiche attive e passive del lavoro che prevedano anche programmi di formazione sulle competenze digitali dei lavoratori con l’obiettivo di prevenire così l’obsolescenza professionale e agevolare i processi di riconversione.
L’implementazione dell’insieme di questi strumenti a favore della nuova occupazione e di quella attuale potrebbe essere realizzata più velocemente ed efficacemente a fronte di un supporto pubblico, inserita in un piano di reinvestimento nel settore dei proventi derivanti dall’assegnazione delle frequenze 5G. E’ questo un percorso concreto per portare un reale cambiamento, sia a beneficio della competitività delle imprese che dello sviluppo del capitale umano, preservare l’occupabilità e/o la rioccupabiltà delle persone e prevenire le conseguenze negative di ordine sociale del cambiamento strutturale in corso”.
Concludendo Di Raimondo ha sottolineato l’importanza degli accordi collettivi: “Asstel sottolinea da sempre il valore della contrattazione collettiva che fa della rappresentatività e della responsabilità delle parti un carattere distintivo rispetto ai fenomeni di dumping contrattuale. Proprio l’impegno su questa linea ci ha permesso, il 21 febbraio scorso, di compiere un importante passo in avanti, con la sottoscrizione con le Organizzazioni Sindacali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e UglTelecomunicazioni, di un “Accordo Quadro sui principi e le regole per il funzionamento delle attività del settore dei servizi di Customer Care” che definisce le regole atte a garantire la sostenibilità delle imprese, dell’occupazione e la qualità dei servizi per le attività dei call center”. A chiusura dell’incontro Asstel ha manifestato la propria disponibilità a proseguire il lavoro avviato.
[Foto d’archivio]