Arriva in Italia il 5G ‘in-building’ per connessioni veloci negli spazi indoor

by Fabrizio Castagnotto

Tecnologia sviluppata a Bologna dall’americana JMA Teko, che ha partecipato a un bando della Regione Emilia-Romagna investendo oltre 22 milioni di euro 

 

Il 5G outdoor è appena stato lanciato in alcune città italiane, ma la sua evoluzione ‘In-Building’ a onde millimetriche per connessioni veloci all’interno di edifici, fabbriche, stadi… è già realtà ed è stata sviluppata in Italia dall’americana JMA Teko grazie al lavoro di giovani ingegneri dell’Università di Bologna. Questa soluzione è stata presentata durante un evento al quale hanno partecipato il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il Console Generale USA Benjamin V. Wohlauer.

“Quella che abbiamo presentato – spiega Remo Ricci, AD di JMA Teko è la prima soluzione al mondo che sfrutta la tecnologia 5G ad onde millimetriche per connessioni wireless multi operatore in ambienti chiusi con un’alta concentrazione di persone (fabbriche, stadi, palazzi, centri commerciali, centri fieristici). L’impatto di questa nuova tecnologia conclude Ricci – avrà particolare rilievo nel mondo produttivo, nell’industria 4.0, ad esempio nel trasferimento dati ai robot e consentirà una copertura del segnale migliore e più potente”.

La soluzione 5G di JMA Teko nasce dalla combinazione di due elementi. Da un lato la piattaforma di accesso XRAN totalmente virtualizzata e sviluppata nel centro di Ricerca JMA di Castel San Pietro Terme, dall’altro la componente radio ad onde millimetriche, studiata e realizzata dal team di progetto di JMA Wireless con sede negli USA.  La società ha già sottoscritto accordi con Tim, per lo sviluppo di questa tecnologia ‘in-building’ e ha cablato, tra gli altri, gli stadi di San Siro a Milano e della Juventus a Torino.

“Siamo di fronte a una delle 35 imprese, tra cui grandi gruppi internazionali leader in ricerca e innovazione, che hanno scelto di puntare sull’Emilia-Romagna. Questo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini – grazie alla legge regionale per la promozione degli investimenti, che dal 2016 ad oggi, attraverso tre bandi e un contributo della Regione di 74 milioni di euro, ha consentito di creare quasi 2.000 nuovi posti di lavoro, 13 centri ricerca e sviluppo e investimenti complessivi sul territorio emiliano-romagnolo, da Piacenza a Rimini, per oltre 600 milioni di euro. Gruppi che proprio in Emilia-Romagna hanno trovato le condizioni per crescere, soprattutto in settori ad alto valore aggiunto nei quali come Regione abbiamo investito puntando su formazione, ricerca e sviluppo, oltre alla rete regionale dei Tecnopoli, basata sul forte collegamento fra i nostri atenei e il mondo produttivo. In una logica di sistema che è quella del Patto per il Lavoro siglato con tutte le parti sociali, e ricadute importante in quell’indotto di piccole e medie imprese che rappresenta l’asse portante del nostro sistema economico”.

Per lo sviluppo della sede e dell’impianto produttivo a Castel San Pietro Terme (BO) JMA Teko ha investito 22,4 milioni di euro, con un contributo regionale (L. 14/2014) di quasi 2,3 milioni. Al momento la società impiega 194 persone, di cui 92 laureate (soprattutto ingegneri dell’Università di Bologna), che entro il 2020 diventeranno 260 (140 laureati). Il programma industriale nel breve/medio periodo prevede la costruzione di un nuovo stabilimento di circa 10 mila mq e la costituzione di una business unit dedicata all’ideazione e realizzazione di una vasta gamma di apparati per reti cellulari.

Nell’immagine in alto il render della copertura della Dacia Arena di Udine.