Sul 5G abbiamo parlato negli scorsi delle proteste sviluppatesi in Svizzera per fermarne le installazioni. In ritardo, come spesso accade, simili movimenti arrivano anche in Italia.
Paradossalmente, dopo che il Ministero aveva dato il suo placet alla nuova tecnologia, altre due forze attualmente al Governo – nelle loro emanazioni territoriali – sono protagoniste nel bolognese alle prime richieste di stop.
A San Lazzero di Savena è intervenuto direttamente il Sindaco Isabella Conti ha sospeso le installazioni dopo la prima richiesta “[…] in ossequio all’articolo 32 della Costituzione, essendo il sindaco la massima autorità sanitaria locale, ed in ossequio al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario e dall’articolo 3-ter del decreto legislativo 152/2006, al fine di fronteggiare la possibile minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini“.
A Bologna, tra le città solitamente che anticipano le nuove tecnologie, riporta l’edizione locale “Repubblica” è invece il Partito Democratico a invitare il primo cittadino Virginio Merola a sospendere temporaneamente il rilascio di autorizzazioni per impianti 5G sul territorio comunale.
Source bologna.repubblica.it