Uncem accoglie con particolare favore il comma 1-bis dell’articolo 35 della legge di bilancio 2020
che il Senato voterà oggi, lunedi 16 dicembre.
Perché con 1,5 milioni di euro verranno finanziati nuovi tralicci per la telefonia mobile.
Una risposta importante alle istanze di Uncem che a ottobre 2019 aveva presentato la mappatura delle aree italiane dove i telefoni cellulari prendono poco o nulla. 1220 Comuni oggetto di oltre 1450 segnalazioni di Amministratori locali e cittadini. “Dopo meno di due mesi arriva una concreta risposta nella legge di bilancio – evidenzia Marco Bussone, Presidente Uncem – Un segnale importantissimo. Un milione e mezzo sono il punto fermo al quale agganciare l’impegno e l’investimento delle compagnie telefoniche con le quali Uncem ha avviato un proficuo dialogo volto al potenziamento della copertura delle zone interne e montane, in accordo con Asstel Confindustria”.
L’articolo 35 della legge di bilancio non a caso è quello che al primo comma torna a finanziare con 200 milioni di euro la Strategia nazionale per le aree interne.
E al comma 1-bis, inserito nei lavori della Commissione finanze del Senato, recita che “per sostenere gli interventi di iniziativa regionale, volti alla realizzazione di tralicci di proprietà pubblica in zone prevalentemente montane, ove è palese il fallimento di mercato dell’offerta di servizi di telefonia mobile degli operatori fisici cellulari, è riconosciuto un contributo a favore delle Regioni che presentano un programma per la realizzazione dei tralicci entro il 31 marzo 2020“. E le risorse verranno ripartite entro il 30 giugno 2020.
“Avevamo sollecitato e auspicato questo emendamento – precisa ancora il Presidente Uncem – perché dopo gli investimenti che devono continuare sulla banda ultralarga nelle aree bianche e grigie, finalmente il Paese investe sulle reti mobili. Si tratta di una importante vittoria del sistema montano.
Le risorse e il presupposto normativo sancito sono decisivi per garantire competitività dei territori e ridurre il divario digitale. Continuiamo a lavorare con le società di telecomunicazioni. Dovranno fare la loro parte con i nuovi ripetitori sui tralicci. I Comuni e gli Enti locali montani agevoleranno i percorsi e iniziamo subito il percorso con le Regioni per definire i piani di investimenti“.
CS