La cosiddetta fusione delle antenne TIM e Vodafone potrebbe vivere un nuovo capitolo dopo l’anteprima di ieri di Reuters.
Pare, infatti, che Vodafone e TIM si siano offerti di consentire ai concorrenti l’accesso ai siti in alcune città per un massimo di nove anni.
Perché?
Perché questa proposta è volta a dissipare le preoccupazioni antitrust dell’UE sulla nascita della più grande azienda siti mobili in Italia.
Le società hanno annunciato, infatti, l’accordo a luglio dello scorso anno con cui Vodafone trasferisce i propri siti INWIT, controllata al 60% di TIM.
Per l’industria delle telecomunicazioni, combinare torri o condividere reti per ridurre il debito e condividere i costi è visto come un’alternativa per contrastare la dura linea dei regolatori antitrust dell’UE sulle fusioni di telecomunicazioni che riducono da quattro a tre il numero di operatori in un mercato.
Secondo la proposta di Vodafone e TIM, nel documento UE visto da Reuters, INWIT renderà disponibili circa 630 siti in città con oltre 35.000 abitanti, consentendo ai concorrenti di fornire servizi di telefonia mobile – tra cui la copertura 5G – e fissa (FWA) attuali e futuri.
Source Reuters