Novità in vista per la durata dela concessione delle frequenze.
Una consultazione pubblica è stata avviata da AgCom sulle richieste di proroga della durata dei diritti d’uso delle frequenze in banda 900 MHz di Iliad Italia S.p.A. e in banda 2100 MHz di TIM S.p.A. e Vodafone Italia S.p.A. e sulle connesse condizioni regolamentari, applicabili nella banda 2100 MHz anche agli altri operatori cui i diritti d’uso delle frequenze siano già stati prorogati.
Nello specifico, ai sensi dell’art. 25, comma 6, del Codice, la società Iliad Italia ha presentato al MISE istanza di proroga dei propri diritti d’uso delle frequenze in banda 900 MHz, la cui scadenza è fissata al 31 dicembre 2021.
Anche le società TIM e Vodafone Italia hanno presentato al MISE istanza di proroga dei propri diritti d’uso delle frequenze in banda 2100 MHz, le cui scadenze sono parimenti fissate al 31 dicembre 2021.
Il MISE, con nota acquisita al protocollo Agcom del 28 gennaio 2020, ha richiesto, ai sensi dell’art. 25, comma 6, del Codice, l’intesa dell’Autorità sulla concessione della proroga dei diritti d’uso delle frequenze di cui alle suddette istanze, sottolineando, altresì, l’esigenza di provvedere anche alla quantificazione dei contributi per i diritti d’uso in banda 2100 MHz rilasciati ad altri operatori che sono già stati oggetto di proroga.
AgCom, in data 7 febbraio 2020, ha richiesto a Iliad Italia, TIM e Vodafone Italia informazioni integrative relative al proprio piano tecnico finanziario, che sono state acquisite agli atti del procedimento con note pervenute in data 26 febbraio 2020 da parte di Iliad Italia ed in data 28 febbraio 2020 da parte di TIM e Vodafone Italia, con una successiva integrazione da parte di TIM in data 2 aprile 2020.
Il tutto ha necessità dell’intervento dell’Autorità vista l’esigenza di definire sia per la banda 900 MHz che per la banda 2100 MHz alcune misure tecniche e regolamentari che dovranno formare il quadro di riferimento indispensabile per la concessione della suddetta proroga, in virtù del mutato contesto di impiego delle frequenze in questione, sia in termini di recenti sviluppi tecnologici che rispetto alla precedente proroga delle frequenze nella stessa banda, e particolarmente delle prospettive future, inclusa la quantificazione dei contributi applicabili al periodo di proroga.