Per quanto dematerializzata, la nostra vita digitale ha un impatto ambientale rilevante, anche se i mezzi di comunicazione che utilizziamo hanno una Carbon Footprint molto diversa tra loro. È, quindi, importante tenerne conto nel quotidiano, evitando d’inviare messaggi o allegati non necessari, ma anche scegliendo i canali di comunicazione digitale dall’impatto ambientale più contenuto, soprattutto nel caso di organizzazioni che mandano considerevoli quantità di messaggi per confermare appuntamenti, avvisi di consegna, comunicazioni pubblicitarie e molto altro ancora.
I mezzi di comunicazione digitale hanno oggi un ruolo importante nella vita di ognuno di noi e, sebbene non sia ipotizzabile pensare di potervici rinunciare, occorre tener in considerazione che anche i messaggi che inviamo producono un impatto ambientale non indifferente.
Diversamente da quanto si sarebbe portati a pensare, infatti, nonostante la dematerializzazione, anche la nostra vita digitale ha una significativa impronta ecologica, dovuta principalmente agli enormi flussi di dati che passano da grandi datacenter, oltre all’impatto ambientale stesso dei dispositivi elettronici che utilizziamo.
L’inquinamento digitale
Parlando di inquinamento digitale, bisogna, però, precisare che i diversi mezzi di comunicazione hanno una Carbon Footprint molto diversa tra loro, che va dai 0,014 grammi di CO2e di un SMS ai 4 grammi di una mail, che mediamente diventano 50 grammi in presenza di un allegato. Secondo altri ricercatori, un SMS di 140 byte corrisponde a 0,00125 grammi di CO2e2, incrementando, in questo caso, ulteriormente il divario rispetto alle e-mail.
Alla luce di questi dati, quindi, è evidente che per salvaguardare l’ambiente sia importante limitare i messaggi al necessario e scegliere, quando possibile, i canali di comunicazione più ecologici. Un’azienda dal cuore green, che giornalmente invia un numero considerevole di messaggi per confermare spedizioni o appuntamenti oppure per finalità di marketing, ad esempio, non dovrebbe sottovalutare l’importanza di preferire l’SMS alle e-mail, magari utilizzando piattaforme di invio professionali che rendono l’uso massivo degli SMS più efficiente ed economico.
Il motivo delle significative differenze in termini di impronta ecologica di e-mail e SMS è da ricercarsi essenzialmente nelle diverse tecnologie a essi collegate. Per la gestione della posta elettronica, a causa delle considerevoli quantità di dati generati, infatti, occorrono imponenti infrastrutture tecnologiche e, inoltre, per la ricezione e linvio sono necessari smartphone e gli ancor più energivori PC.
Gli SMS, invece, sfruttano, anche se in alcuni casi non esclusivamente, soprattutto le infrastrutture telefoniche che hanno un impatto ambientale decisamente minore e, inoltre, possono essere ricevuti e inviati da un qualsiasi cellulare. Per quanto non siano disponibili dati precisi relativi alla Carbon Footprint della messaggistica istantanea, si può dedurre come, passando esclusivamente da Internet, questo valore sia sicuramente più vicino a quello delle e-mail piuttosto che a quello degli SMS.
“Gli SMS sono considerati da sempre un mezzo di comunicazione a basso impatto ambientale rispetto alla carta, ma siamo lieti di constatare che oggi siano riconosciuti anche come il più ecologico tra i canali digitali, ha commentato Francesca Quagliata, Digital Marketing Strategist di Skebby, che ha proseguito: ”La nostra azienda è da sempre molto sensibile a questa tematica e per questo ha deciso di compiere un ulteriore passo a favore della salvaguardia ambientale, appoggiandosi esclusivamente a server farm green e nello specifico a Brennercom, che ha ottenuto la certificazione ISO 50001, che prevede un miglioramento continuo della propria prestazione energetica, e Inet, parte di BT, che è particolarmente attenta a limitare l’impatto ambientale e ad aggiornare costantemente la propria strategia nellambito della sostenibilità.”
Source Skebby.it