Presenza di robot sempre più ampia, dalle sale operatorie alla catena di montaggio; digital twin, copie virtuali di procedure e funzioni realizzate attraverso l’Internet of Things; una banda 5G sempre più evoluta verso il passo successivo, il 6G.
Sono i principali orientamenti suggeriti dagli ingegneri delle telecomunicazioni europei e dai ‘decisori’ della comunità europea che si sono riuniti a Roma lo scorso primo ottobre per la 61esima edizione del Congresso FITCE (Federazione Internazionale degli Ingegneri delle Telecomunicazioni).
“Gran parte dei dati prodotti a livello mondiale sarà generata da macchine per altre macchine, che dovranno quindi essere supportate da reti adeguate”, spiegano gli organizzatori.
E Maria Rita Spada, consigliera AICT che ha curato il convegno, aggiunge che altri importanti temi, trasversali, saranno la cybersecurity che “impatta su ogni aspetto della transizione digitale, dalla protezione delle infrastrutture alle applicazioni finali, per garantire il corretto flusso dei dati scambiati”.
Emergono così anche soluzioni contro il caro energia. “Le aziende che hanno cominciato da tempo a investire sull’energia alternativa – aggiunge Spada – hanno già un vantaggio. Sarebbe necessario incrementare la creazione di comunità energetiche rinnovabili (CER) sia nei distretti produttivi che per i privati“.