AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha presentato alcune proposte di riforma che potrebbero portare a una rivoluzione nel settore della telefonia mobile. Secondo quanto riportato da SOS Tariffe, tali proposte sono state avanzate in vista della revisione della Legge sulla Concorrenza del 2023 e includono anche la necessità di porre un freno alle offerte “operator attack”.
Le offerte operator attack le conosciamo tutti: sono tariffe speciali proposte da alcuni operatori di telefonia mobile, che possono essere attivate solo attraverso la richiesta di portabilità del numero da un altro operatore selezionato. Questo tipo di offerte ha guadagnato popolarità dopo l’ingresso di Iliad nel mercato italiano e la crescente diffusione degli operatori virtuali. In molti casi, queste offerte sono rivolte specificamente ai clienti di Iliad e degli operatori virtuali come PosteMobile, Fastweb e altri. Operatori storici come TIM, Vodafone e WINDTRE, così come i loro brand secondari, noti come “semi virtuali” come Kena, ho. e Very Mobile, sono tra i promotori di queste offerte.
L’obiettivo di queste offerte operator attack è chiaro: ridurre il numero di clienti di operatori concorrenti.
Ad esempio, un operatore X potrebbe mettere a disposizione una tariffa speciale Y, con condizioni particolarmente convenienti, attivabile solo dai clienti dell’operatore Z. Questo è visto come un modo per contrastare la concorrenza rappresentata dall’operatore Z e per attirare i suoi clienti verso la propria offerta.
Al momento attuale, queste offerte sono perfettamente lecite e non violano alcuna norma. Tuttavia, l’AGCM ha evidenziato alcuni rischi connessi a questo tipo di pratiche commerciali aggressive. Secondo l’Autorità, queste offerte potrebbero comportare un “deterioramento dei livelli di concorrenza” nel mercato della telefonia mobile. L’AGCM ritiene che l’introduzione di queste offerte potrebbe avere un effetto negativo sullo sviluppo della concorrenza e potrebbe mettere in pericolo la sopravvivenza di nuovi operatori che cercano di entrare nel mercato.
Nel bollettino settimanale numero 26/2023, l’AGCM ha inviato una serie di segnalazioni al Governo in merito alle misure da adottare per la definizione della nuova Legge sulla Concorrenza del 2023. Tra queste segnalazioni, l’AGCM ha posto particolare attenzione alle offerte operator attack nel settore della telefonia mobile. Secondo l’Autorità, le indagini condotte hanno confermato l’esistenza di numerose offerte differenziate in base all’operatore di provenienza. In pratica, gli operatori di rete propongono generalmente prezzi più bassi ai clienti che provengono dagli operatori nuovi entranti, mentre propongono prezzi più alti o un numero inferiore di giga per i clienti che si spostano verso gli operatori nuovi entranti.
Inoltre, l’AGCM ha sottolineato che la pratica di verificare l’operatore di provenienza per attivare le offerte operator attack potrebbe portare all’utilizzo improprio delle informazioni sulla portabilità raccolte nel database. Ciò potrebbe permettere agli operatori principali di commercializzare offerte mirate in base al concorrente da cui proviene il cliente, una pratica che non è disponibile per gli operatori virtuali.
L’AGCM ha evidenziato che l’introduzione di queste offerte potrebbe avere un effetto estremamente negativo sullo sviluppo della concorrenza nella telefonia mobile. Ciò potrebbe limitare l’ingresso di nuovi operatori nel mercato e potrebbe causare l’uscita di altri fornitori a causa della concorrenza insostenibile. L’Autorità ha sottolineato che lo “stimolo concorrenziale” ha portato notevoli benefici per i consumatori e che è necessaria l’introduzione di una specifica norma che vieti queste condotte.
In conclusione, l’AGCM ha proposto di bloccare le offerte operator attack nel settore della telefonia mobile. Questo tipo di offerte, attivabili solo tramite la portabilità del numero da operatori selezionati, potrebbero avere un impatto negativo sullo sviluppo della concorrenza nel mercato. L’Autorità ha sottolineato la necessità di introdurre una norma specifica per vietare queste pratiche commerciali aggressive e garantire un ambiente concorrenziale più equo e sostenibile nel settore della telefonia mobile.