Oltre 100 ospedali con infrastrutture digitali ‘5G ready’ INWIT

by Redazione

Copertura di rete mobile dedicata DAS multi-operatore per oltre 50mila posti letto nelle strutture sanitarie

Ospedali digitali per un Paese sempre più moderno grazie a INWIT: sono oltre 100, ad oggi, le strutture sanitarie abilitate per la connessione di rete mobile, anche in 5G, attraverso infrastrutture per la copertura dedicata multi-operatore per location indoor DAS (Distributed Antenna System).

Il sistema DAS, composto da microantenne 5G ready dall’impatto visivo minimo, non si limita solo ad essere un valido supporto per i pazienti e il personale sanitario per comunicare all’esterno, ma è soprattutto un’enorme opportunità per velocizzare la gestione della sanità. La possibilità di sviluppare, attraverso un segnale stabile ed efficiente, anche l’IoT (Internet of things), aprirà la strada ad ulteriori opportunità per la cura del paziente, semplificando la diagnosi e rendendo possibile la remote surgery. Le strutture sanitarie che hanno scelto di essere connesse sono sia private sia pubbliche, per un totale di oltre 50mila posti letto, e sono equamente distribuite su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda il Nord, 21 delle strutture connesse si trovano in Lombardia, al Centro il Lazio ha il primato con 26, mentre al Sud la Sicilia svetta con 37 ospedali.

“Continuiamo a lavorare per abilitare anche la digitalizzazione delle principali location indoor. Soprattutto a partire dalla pandemia, ci siamo concentrati sulle strutture sanitarie realizzando coperture multi-operatore, anche 5G, adeguate all’erogazione dei servizi di connettività dei nostri clienti, gli operatori di telecomunicazione.

Le potenzialità delle applicazioni supportate dal 5G in ambito sanitario sono enormi e vanno ben al di là della gestione di situazioni emergenziali – ha dichiarato Lucio Golinelli, Commercial Department Director di INWIT-. Una sanità moderna e vicina alle esigenze dei pazienti non può prescindere da una copertura di rete stabile e veloce che renda la struttura ospedaliera realmente interconnessa e digitale”.

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