Il servizio Tim Prime è un servizio opzionale che, a fronte del pagamento di euro 0,49 a settimana, dà la possibilità di effettuare chiamate illimitate e inviare sms illimitati verso un numero TIM.
I clienti TIM ricaricabili, che si vedranno addebitare il servizio non richiesto potranno poi, in un secondo momento, richiedere l’attivazione di altri “servizi”, compresi nel prezzo (non gratis, come TIM scrive sul proprio sito):
– andare al cinema una volta a settimana dal lunedì al venerdì in 2 al prezzo di 1 biglietto (lo stesso sito non fornisce indicazioni ulteriori);
– parlare con un operatore TIM attraverso il Servizio di assistenza dedicato al 800.000.916;
– navigare in 4G;
– “trasformare” le Ricariche in Ricarica+ per partecipare ad un concorso a premi.
Il servizio in sé forse potrebbe anche interessare qualche cliente. Ma questo qualcuno deve richiederlo, non vederselo “appioppato” sul proprio credito telefonico.
Abbiamo quindi denunciato la pratica commerciale scorretta all’AGCM affinchè apra un procedimento anche contro TIM (quello contro Vodafone è alle battute finali), chiedendo – soprattutto – di emanare un provvedimento cautelare di sospensione immediata di questa pratica commerciale scorretta.
E’ evidente infatti che il bottino è troppo ricco e che l’eventuale sanzione dell’Antitrust sarà irrisoria rispetto agli utili derivanti da questa operazione illegittima. Di conseguenza una efficace azione dell’Autorità non può che passare dalla prevenzione: prevenire l’indebita sottrazione dalle tasche dei consumatori, perchè una volta scalato il credito, chi si metterà a far causa per 2 euro al mese?
Nessuno: Tim e Vodafone contano proprio su questo.
Nel frattempo, mettiamo in guardia tutti gli utenti che siano titolari di una sim ricaricabile della TIM. Se non vi interessa il servizio TIM Prime, appena ricevuto il messaggio di prossima attivazione del servizio vi consigliamo di:
– disattivarlo subito, chiamando il numero 409162;
– inviare, via pec o a mezzo raccomandata AR una lettera di diffida;
– inviare una segnalazione all’Antitrust;
– tenerci aggiornati su quanto accade.
Qui il testo completo della denuncia
Comunicato stampa ADUC