Una nota stampa di Vodafone mostra il disappunto della società contro il nuovo glide path che prevede la riduzione dei costi di terminazione nel biennio 2012-2013.
Sul banco degli accusati il brusco ribasso dei costi che non rispecchia la gradualità richiesta alla vigilia: “E’ grave ed incomprensibile la decisione assunta dall’Autorita’ in merito alla drastica riduzione delle tariffe di terminazione pari ad oltre l’80% in 18 mesi, che penalizza seriamente un settore industriale, quello della telefonia mobile, oggi un’eccellenza in Italia e in Europa per concorrenza, convenienza per i clienti, investimenti e innovazione“.
Il testo continua così:
“La scelta dell’Agcom di accelerare i tempi di riduzione – e di farlo successivamente all’asta per l’acquisizione delle frequenze mobili per le reti di quarta generazione senza tenere conto degli impatti che ne sono conseguiti – appare oggi piu’ che mai ingiustificabile, e in controtendenza rispetto alle richieste rivolte dalle Istituzioni al settore mobile di investire in modo determinante allo sviluppo della banda larga e della riduzione del divario digitale, e dunque contribuire allo sviluppo del Paese. Questa decisione mette a rischio gli investimenti e lo sviluppo del settore, nonche’ la sua capacita’ di attrarre ingenti investimenti a capitale estero nel Paese. Appare una decisione in contrapposizione agli orientamenti dell’attuale Governo che chiede il coinvolgimento dei capitali privati nella realizzazione di infrastrutture per sostenere la crescita e dare impulso all’attivita’ economica“.
Una discussione quindi che sicuramente che farà discutere non solo nella giornata odierna ma probabilmente per i mesi a venire. Sulla stessa linea dovrebbe essere anche la reazione di Wind attesa per le prossime ore.