Tra i diritti dei consumatori e la necessità di velocizzare le portabilità (l’Italia è al penultimo posto europeo per i tempi del cambio operatore telefonico mobile, nda) arriva la decisione del Tar del Lazio a frenare la decisione dell’Agcom sulle nuove regole per le MNP.
Cosa succede in pratica? Che la delibera che doveva entrare in vigore oggi, lunedì 22 giugno 2009, dovrà probabilmente passare dal Consiglio di Stato in quanto Tar del Lazio ha accolto parzialmente il ricorso di Telecom e Vodafone contro questa decisione in quanto a detta dei giudici del Tribunale Amministrativo il provvedimento dell’Autorità andrebbe contro la legge Bersani che prevede trenta giorni di preavviso per l’esercizio del diritto di recesso da tutti i contratti civili. Quindi una beffa nella beffa per i clienti finali che non solo vedere ridurre i tempi della portabilità, ma se li trovano allungati a tempi tre volte più lunghi di quelli attuali!
Le proteste intanto non si sono fatte attendere. L’associazione dei consumatori Adiconsum sottolinea che allungando il periodo di cambio si rallenta e si scoraggia un processo di mobilità e quindi di concorrenza. Adiconsum ritiene quindi questa sentenza ingiustificata e lesiva degli interessi dei consumatori, e invita l’Autorità Garante delle Comunicazioni a ricorrere al Consiglio di Stato, con il pieno appoggio dei consumatori. Ad affiancare eventuali ricorsi ci sarà anche il Movimento Difesa del Cittadino (MDC).
Tutti contro il Tar, sarà la volta buona?
[via Kataweb | Portabilità, da tre giorni si torna a trenta. Il Tar dà ragione alle compagnie telefoniche]