LTE, il futuro tra Calabrò, AGCOM e… Telecom Italia

by Andrea Trapani

Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha audito ieri l’Amministratore delegato di Telecom Italia Franco Bernabè in merito al piano per le reti di nuova generazione fissa e mobile.
Nel corso dell’incontro Bernabè ha illustrato i piani del Gruppo sottolineando lo sforzo di Telecom Italia per lo sviluppo in parallelo di un’infrastruttura che potenzi la larga banda fissa e mobile.  

Bernabè ha sottolineato la volontà dell’azienda di investire in un’importante trasformazione della rete mobile e, di pari passo, a partire dalle grandi città, di sviluppare la rete in fibra.

Al termine dell’incontro il presidente Calabrò ha dichiarato: “Gli investimenti per lo sviluppo dell’infrastruttura broadband sono una priorità per lo sviluppo del Paese come ho da sempre sostenuto. Nel luglio scorso avevo lanciato un segnale di allarme sullo stato della rete mobile a fronte della crescita vertiginosa del traffico.

La notizia che la velocità di accesso alla rete mobile sarà portata a 21 Mbit/s entro l’anno, a 42 Mbit/s entro il prossimo e, con la tecnologia LTE, fino a 100 Mbit/s unita all’annuncio della trasformazione della rete di backbone da rame in fibra ottica, è molto importante e rappresenta un passo nella giusta direzione per offrire ai cittadini una rete mobile di qualità“.

“In prospettiva – ha aggiunto Calabròservono più frequenze, ma gli investimenti annunciati vanno nella giusta direzione. Per quanto riguarda la rete fissa prendo atto che, dopo tanti annunci, finalmente siamo difronte ad un dato concreto.
L’Autorità ha all’ordine del giorno del proprio Consiglio di oggi l’avvio di un percorso innovativo di regolamentazione alla luce della
Raccomandazione europea approvata la scorsa settimana. La nostra direzione di marcia sarà di favorire l’infrastrutturazione del Paese e lo sviluppo di un’offerta di servizi veramente concorrenziali
”.