Significativa rivoluzione in casa Agcom in materia di segnalazioni e denunce presentate dai consumatori e dalle associazioni dei consumatori.
Fino ad oggi era obbligatorio scaricare un modello di default, denominato “Modello D” stamparlo e compilarlo in stampatello a penna: una procedura troppo burocratica per un’Autorità che afferma di tutelare il consumatore e che tra l’altro difficilmente risponde alle denunce presentate dai consumatori (a differenza ad esempio dell’ Antitrust); una procedura anacronistica in contrasto anche con la volontà della stessa Autorità di aprirsi alle nuove tecnologie e al web 2.0.
Dal prossimo 1° Novembre si cambia, l’Autorità ha finalmente risposto alle richieste dei consumatori e delle associazioni con la determinazione n.12/SG/2010: le denunce nei confronti degli operatori di comunicazione elettronica dovranno pervenire tramite il nuovo Modello D, finalmente in formato pdf editabile, ma dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica come già contemplato dalla delibera 709/09/CONS. A tale fine Agcom ha predisposto una casella di posta elettronica certificata dedicata, in uso alla Direzione tutela dei consumatori – Ufficio Gestione Segnalazioni e Vigilanza, denunce_ugsv@cert.agcom.it.
Le denunce in materia di comunicazioni elettroniche, trasmesse tramite il Modello telematico D, che affluiscono alla casella di posta elettronica certificata (PEC) dell’Autorità saranno oggetto di registrazione particolare, mediante protocollazione semplificata informatizzata in entrata, ai sensi dell’art.5 comma 1, lettera h), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 31 ottobre 2000, con modalità di trattamento tali da assicurare le esigenze minime di identificabilità e tracciabilità. La protocollazione semplificata garantisce la numerazione automatica progressiva elettronica delle denunce pervenute.
In prima attuazione della nuova modalità di trasmissione telematica del Modello D da parte degli utenti e delle associazioni dei consumatori, e fino al 31 dicembre 2010, l’Autorità continuerà ad acquisire al Protocollo unico dell’Autorità le denunce presentate secondo l’attuale modello D ovvero secondo le modalità di cui all’art.3-ter, comma 1, della delibera n.136/06/CONS e s.m.i..
Nella determinazione rileviamo infine come agli utenti non sia ufficialmente richiesto di avere un indirizzo di posta elettronica certificata. Ci chiediamo come possa in questo caso l’Autorità assicurarne l’indentificabilità: porremo questo interrogativo ad Agcom e vi aggiorneremo.