112, il numero d’emergenza ancora sconosciuto: la giornata europea a suo favore

by Redazione

Che si tratti di settimane bianche, gite in famiglia, viaggi di lavoro o spostamenti per gli eventi sportivi della prossima estate, come le Olimpiadi di Londra o gli europei di calcio in Polonia e Ucraina, milioni di europei e di visitatori hanno bisogno di rivolgersi ai servizi d’emergenza nel loro paese e all’estero ma solo il 34% dei viaggiatori abituali e il 26% di tutti i cittadini europei sanno che il 112 è il numero unico d’emergenza, accessibile sia in patria, sia all’estero in caso di problemi.

Oggi, 11 febbraio 2012, è la giornata europea del 112.

Le principali compagnie di trasporti (ferroviarie, aeree, ecc.) hanno affiancato Neelie Kroes e Siim Kallas in una campagna mirata a far conoscere meglio il 112. Senza gravare sui contribuenti, il numero d’emergenza sarà pubblicizzato gratuitamente sui biglietti elettronici, sulle riviste a bordo, sui siti web aziendali e attraverso il personale. L’elenco delle imprese partecipanti è consultabile all’indirizzo www.112.eu.

I vicepresidenti del Parlamento Europeo Kroes e Kallas hanno deciso di garantire che tutti i cittadini possano avere un’applicazione 112 per smartphone nella loro lingua. Sono molte applicazioni mobili sviluppate negli ultimi anni, ma si può fare molto di più.

La vicepresidentessa Neelie Kroes ha dichiarato: “Conoscere e chiamare il 112 permette di salvare una vita. Ma il 112 è un aiuto solo se lo si conosce. Per questo stiamo collaborando con gli operatori turistici, per attirare l’attenzione delle persone mentre sono in viaggio verso la loro destinazione“. Il vicepresidente Siim Kallas ha dichiarato “Mi rallegro il settore dei trasporti europeo si impegni per far conoscere a tutti i viaggiatori il numero d’emergenza 112. Il 112 è uno strumento essenziale per la sicurezza dei trasporti. L’elenco delle imprese partecipanti resterà aperto tutto l’anno e, a giudicare dall’interesse manifestato, è verosimile che si aggiungano molte altre realtà“.

112 – Il 112 è il numero europeo di emergenza raggiungibile da telefoni fissi e mobili, gratuitamente e in tutti i paesi dell’UE. Il 112 collega il chiamante al pertinente servizio di emergenza, che sia la polizia locale, il servizio antincendio o il servizio medico, ed è disponibile 24 ore al giorno. Il 112 è attualmente operativo in tutti gli Stati membri dell’UE, a fianco dei numeri d’emergenza nazionali, come il 999 o il 110. Danimarca, Finlandia, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Svezia hanno deciso di adottare il 112 come loro numero unico o principale di chiamata di emergenza nazionale. Il 112 è attivo anche in alcuni paesi extraunionali come la Croazia, il Montenegro e la Turchia. Anche l’Ucraina si è impegnata a introdurre questo numero nelle città che ospiteranno le partite di calcio degli Europei 2012 (Kiev, Donets’k, Kharkiv e Leopoli) per l’inizio degli eventi sportivi.

L’indagine Eurobarometro pubblicata ieri mostra che il grado di conoscenza dei cittadini europei sull’esistenza del 112 nel loro paese e negli altri Stati membri dell’UE non è cambiato. Per risolvere questo problema, il 27 gennaio 2012 i vicepresidenti Kroes e Kallas hanno scritto alle principali imprese del settore dei trasporti, invitandole a informare i loro passeggeri del numero d’emergenza 112. Quest’iniziativa prende lo spunto da una campagna analoga varata l’anno scorso dall’ex europarlamentare Diana Wallis e ha inoltre il sostegno della 112 European Foundation.

Le applicazioni per telefonia mobile, le cosiddette “app”, sono programmi informatici sviluppati per i telefoni cellulari e sono destinate ad aiutare gli utenti a portare a termine un’azione. Possono essere preinstallate sui telefonini dai produttori e possono essere acquistate e scaricate negli “app stores”.

Una relazione, anch’essa pubblicata ieri, sulle modalità con le quali ciascuno Stato membro attiva il 112 presenta un’istantanea delle diverse lingue nelle quali i centralini del 112 possono rispondere:

  • L’inglese può essere usato in venticinque paesi, oltre a Regno Unito, Irlanda e Malta: Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia, Ungheria nonché Croazia, Islanda e Norvegia.
  • Quattordici paesi, oltre a Francia, Lussemburgo e Belgio, possono rispondere in francese: Bulgaria, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia e Spagna.
  • Il tedesco può essere usato in 12 paesi: Bulgaria, Finlandia, Italia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Spagna e Ungheria, oltre ad Austria, Belgio, Germania e Lussemburgo.
  • Chi parla italiano avrà una risposta nella sua lingua nella Repubblica ceca, in Romania, in Slovenia, in Spagna e in Croazia.
  • I russofoni che chiamano il 112 saranno accolti in russo nella Repubblica ceca, in Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Slovacchia.
  • Nel Regno Unito i centralini delle chiamate d’emergenza possono affidarsi ai servizi di interpretazione per oltre 170 lingue, mentre in Francia un servizio analogo può coprirne quaranta.

Il sito web del 112 (in francese, inglese, italiano, polacco, spagnolo e tedesco): www.112.eu