Sanzione che farà scalpore quella presente nell’odierno Bollettino 10/2012.
Seppur essendo divisa in 4 provvedimenti distinti il fulcro del problema rilevata dall’AGCM verte sulle sim messe in vendita dai 4 player del mercato di telefonia mobile italiano: Tim, Vodafone, Wind e H3G.
In pratica i vari procedimenti riguardano i comportamenti posti in essere dal professionista, consistente per ogni singolo caso nell’aver omesso di informare in maniera adeguata gli acquirenti delle SIM dell’esistenza di servizi accessori già attivati, fra i quali,in particolare, la navigazione in internet e il servizio di segreteria telefonica.
La fruizione- scrive l’Autorità – di tali servizi comporta il pagamento di tariffe specifiche, computate in modalità flat o a consumo, addebitate in bolletta ai titolari di abbonamento, o scalate dal credito per i titolari di SIM prepagate.
Tali servizi, preimpostati sulle SIM commercializzate dai vari operatori, sono stati giudicati come pratica commerciale scorretta e hanno portato a sanzioni nei confronti dei 4 operatori:
- 300.000€ in carico a Tim
- 250.000€ a Vodafone
- 200.000€ a Wind
- 120.000€ a 3 Italia
A questo punto non resta che vedere quali decisioni concrete seguiranno dopo la sanzione. Uno degli auspici sarebbe quello di avere sim “vergini” in cui i servizi aggiuntivi quali internet o la segreteria siano attivati dal cliente su esplicita esigenza. Insomma, il fulcro per cui si è arrivati alla sanzione finale.