L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Angelo M. Cardani, ha approvato i provvedimenti relativi alle condizioni tecniche ed economiche di offerta 2013 dei servizi di accesso in rame di Telecom Italia (unbundling del local loop – ULL, bitstream – BS e wholesale line rental – WLR).
Le decisioni adottate costituiscono uno dei tre elementi del nuovo impianto regolamentare che l’Autorità intende definire per promuovere il passaggio alle reti di nuova generazione, stimolando contestualmente la concorrenza tra operatori.
Gli altri due elementi sono costituiti dalle condizioni di offerta 2013 dei servizi di accesso in fibra, e dal procedimento sull’analisi dei mercati dei servizi di accesso (rame e fibra) per il triennio 2014- 2016.
Questo percorso regolamentare, avviato otto mesi fa e che ha concluso le tre fasi di consultazione pubblica nazionale a maggio di quest’anno, si interseca con due eventi di grande rilievo: sul versante nazionale, la proposta di separazione societaria della rete di accesso di Telecom Italia, al fine di realizzare l’Equivalence of Input (EoI); sul piano europeo, la prossima emanazione della Raccomandazione in materia di non discriminazione e contabilità dei costi. L’Autorità terrà conto di entrambi questi eventi nella definizione della disciplina per la rete di accesso per il triennio 2014-2016.
La definizione dei prezzi dei servizi in rame 2013 Nella decisione odierna, unitamente alla definizione dei prezzi dei servizi in rame, rientrano anche misure per facilitare l’accesso agli armadi di strada (di Telecom Italia) da parte degli operatori concorrenti e quindi stimolare la competizione nelle reti di nuova generazione. Tutti i principali canoni mensili dei servizi wholesale risultano in discesa rispetto a quelli in vigore.
Più marcata (da 19,50 euro a 15,14 euro, ossia – 22,36%) è la riduzione per il bitstream, a seguito della prevista adozione del criterio dell’orientamento al costo in luogo del precedente meccanismo di retail minus. Comunque significativa è la riduzione del canone ULL (da 9,28 a 8,68 euro, ossia – 6,47%). In questo ultimo caso, un ruolo decisivo nella riduzione del prezzo del canone lo ha avuto il decremento dei costi di manutenzione correttiva, a sua volta determinato dai guadagni di efficienza che l’Autorità aveva richiesto e Telecom Italia ha conseguito. Quanto infine al servizio WLR, il canone passa da 11,70 euro per il 2012 a 11,14 euro nel 2013 (ossia – 4,79%) La proposta di decisione – in quanto modifica le condizioni tecniche (accesso agli armadi di strada) ed economiche della fornitura dei servizi di accesso all’ingrosso – viene inviata a Bruxelles per il consueto parere. Successivamente, comunque ben prima della fine dell’anno, l’Autorità assumerà la decisione finale.
La definizione dei prezzi dei servizi in fibra 2013 Nel mese di settembre, è prevista la definizione delle condizioni tecniche ed economiche dei servizi di accesso in fibra per il 2013. In particolare, saranno stabilite le tariffe del servizio VULA (Virtual Unbundling Local Access), le quali sono – necessariamente – correlate ai prezzi di alcuni servizi wholesale in rame. L’analisi dei mercati e la regolamentazione dei servizi di accesso (rame e fibra) per il triennio 2014-2016 L’Autorità, nel suo percorso volto a dare stabilità alla regolamentazione della rete d’accesso, procederà a dettare la disciplina per il successivo triennio (2014-2016) mediante l’analisi dei mercati dell’accesso di rete fissa. La consultazione pubblica nazionale su questo procedimento è terminata a fine maggio ed è già stato anche acquisito il parere dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM). L’Autorità, già nel mese di settembre, potrebbe quindi concludere l’analisi di mercato ed inviarla alla Commissione europea per il prescritto parere.
Inoltre, l’Autorità terrà conto dei principi e delle indicazioni contenuti nella Raccomandazione della Commissione europea in materia di non discriminazione e contabilità dei costi. Il legame tra separazione della rete d’accesso e la regolamentazione del triennio 2014-2016 Il 30 maggio di quest’anno, dopo che i procedimenti finora richiamati avevano chiuso la fase istruttoria nazionale, Telecom Italia ha informato l’Autorità del progetto di separazione societaria della rete di accesso, ai sensi dell’art. 50 ter del Codice delle comunicazioni elettroniche. L’Autorità ha incaricato gli Uffici di svolgere una attività pre-istruttoria, volta a verificare che la proposta rivesta le caratteristiche di serietà ed affidabilità che il Berec, nelle Linee guida in materia di separazione societaria, individua come condizione necessaria per avviare l’analisi dell’impatto del progetto di separazione sulle condizioni di mercato e concorrenziali e, quindi, sulla regolamentazione vigente o in via di ri-definizione (caso in cui si trova l’Italia). Questa attività è tuttora in corso e dovrebbe concludersi entro il corrente mese. Pertanto, a seguito di un esito positivo di questa analisi preliminare del progetto di separazione proposto da Telecom Italia, l’Autorità potrà decidere di svolgere quell’analisi coordinata dei mercati dell’accesso prevista dal Codice delle comunicazioni elettroniche (art. 50 ter comma 2). In particolare, l’Autorità dovrà valutare se l’analisi coordinata dei mercati dell’accesso debba acquisire gli esiti dell’analisi di mercato in corso, oppure se sia opportuno mantenere distinti i due procedimenti.