L’Agenda digitale entra nel vivo. La Conferenza Unificata ha approvato il decreto scavi che prevede notevoli semplificazioni per la posa della fibra ottica. Un provvedimento fortemente voluto dal Ministero dello sviluppo Economico poiché centrale per la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale europea.
“Senza la nuova tecnologia – dice il Vice Ministro al Mise Antonio Catricalà – l’Italia non può sviluppare la propria economia digitale, non possono essere erogati i servizi della pubblica amministrazione e le nostre imprese saranno escluse dalla competizione internazionale che oggi si gioca in rete”.
Il decreto è diviso in sezioni a seconda della tecnologia utilizzata (minitrincea, perforazione orizzontale e scavo tradizionale) e in base all’infrastruttura stradale: urbana, extraurbana e autostrade. Per salvaguardare la sicurezza delle strade, le infrastrutture digitali dovranno essere installate prioritariamente all’esterno della carreggiata, in posizione tale da non inficiare il corretto funzionamento dei dispositivi di ritenuta eventualmente presenti e salvaguardare tutte le altre opere strutturali. Nel caso di impossibilità tecnica nell’utilizzo del marciapiede e della banchina è consentito lo scavo in carreggiata, che dovrà essere realizzato il più vicino possibile al margine. L’estetica della strada è salvaguardata visto che le modalità di ripristino dovranno essere fatte con i medesimi materiali.
“Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto- afferma ancora Catricalà -Il decreto è all’avanguardia non solo perché chiarisce la normativa in materia, ma anche perché ridurrà complessivamente i disagi alla circolazione stradale. Con questo provvedimento la programmazione dei lavori di installazione sarà massima con l’Ente gestore della strada. Il prossimo passo sarà il catasto delle infrastrutture del sottosuolo”.
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