Il nuovo piano tariffario deliberato da Telecom, la cui entrata in vigore è prevista per il prossimo 1° maggio, dovrà attendere.
Almeno per quello che riguarda le telefonate dall’apparecchio fisso.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha infatti riscontrato carenze nell’informativa e soprattutto nella mancanza del consenso scritto al nuovo piano tariffario rilasciato dai clienti residenziali che utilizzano il servizio universale.
Adiconsum – prosegue Giordano – chiede ad Agcom l’apertura di un tavolo congiunto Associazioni Consumatori-Telecom per:
- elaborare le corrette modalità di questo epocale passaggio
- monitorare come avverranno le adesioni dei consumatori
- privilegiare la conciliazione per la risoluzione di eventuali contenziosi
- prevedere tempi maggiori per la decisione del consumatore a partire dall’invio della bolletta del nuovo contratto e non dalla comunicazione.
“Il consumatore – conclude Giordano – deve essere messo nelle condizioni di poter recedere o scegliere l’offerta preferita o chiedere la portabilità ad altro operatore telefonico, senza costi, anche dopo l’applicazione del nuovo contratto e delle nuove tariffe”.