È una piaga inarrestabile quella sopportata dai consumatori che a migliaia si vedono attivati servizi non richiesti sul mobile e che, nel passaggio da un operatore all’altro, nella telefonia fissa, si vedono assegnare codici di migrazioni errati, numerazioni provvisorie e addirittura la sospensione della linea telefonica.
È questa la denuncia di Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum.
“Da tempo ormai le imprese telefoniche hanno smesso di dialogare con le Associazioni Consumatori ed operano per concedere pochissimi diritti ai consumatori – rivela Giordano – In ogni consultazione per le nuove delibere dell’AGCOM, ASSTEL (l’associazione di categoria che rappresenta le imprese) invia documenti che si oppongono alle nuove regole utili a tutelare maggiormente i consumatori, regole che, a loro dire, costerebbero care alle aziende o sarebbero inapplicabili per motivi tecnici.
Non è non tutelando i consumatori che si esce dallo stallo del mercato e dai mancati introiti – sostiene Giordano – Le aziende tutte telefoniche e non ancora non hanno capito che bisogna cambiare logica e porre al centro il consumatore. Purtroppo le sanzioni inflitte finora dalle varie Authority non hanno prodotto nessuno effetto, le cattive pratiche continuano e i reclami fatti dai consumatori ai servizi clienti continuano a non risarcire i consumatori.
Solo nelle conciliazioni – sottolinea Giordano – si ottengono i risarcimenti e oltre il 50% delle domande di conciliazione riguardano proprio i servizi non richiesti.
Serve un deciso cambio di rotta che ponga fine una volta per tutte all’attivazione dei servizi non richiesti nel mobile e alla pessima gestione della portabilità nel fisso – afferma Giordano.
Come Adiconsum – prosegue ancora Giordano – chiediamo all’AGCOM e all’AGCM:
1. di convocare Associazioni Consumatori e Aziende in un tavolo permanente per riscrivere le regole che diventino impegni precisi per le compagnie telefoniche
2. di far sospendere immediatamente l’attivazione di qualsiasi servizio Premium fino all’applicazione delle nuove regole e di far risarcire i clienti che ne facciano richiesta”.