In Italia la copertura del territorio in 4G ha raggiunto l’ 84%, ma l’utilizzo è fermo al 6%.
E’ la stessa AssTel a informare della situazione rilanciando una dichiarazione della Presidente Dina Ravera: “Con il limite italiano di 6 volt al metro per le emissioni elettromagnetiche, tetto che si discosta da quello europeo di 20 volt a metro, “non riusciamo piu’ a fare lavori di convergenza di reti e questo rende la costruzione delle reti, anche quelle del 4G, non piu’ profittevole per gli imprenditori”.
Così lunedì scorso, la presidente Asstel, a margine del convegno Going Local sul mercato unico digitale, ha parlato anche dell’immediato futuro: “Ci saranno fra poco nuove frequenze da acquistare – continua Ravera – ma senza la revisione di quei limiti sara’ impossibile per l’Italia usufruire di quelle frequenze”.
Alcuni dati.
Gli operatori hanno comunque continuato a investire e oggi, in Italia “la copertura territoriale del 4G e’ all?84% (media Ue 80%), ci supera solo l’ Inghilterra con l’ 87%.
Siamo tra i Paesi piu’ avanzati, quello che pero’ ci sta penalizzando e’ l’ utilizzo del 4G che ad oggi ci vede come fanalino di coda al 6%”, conclude Ravera.