Recepite le istanze di semplificazione per la realizzazione della rete fissa a banda ultralarga, richieste da anni dal settore Tlc.
Dina Ravera, presidente Asstel: “Le nuove norme contribuiranno all’accelerazione degli investimenti”.
“Diamo atto al Governo dell’impegno profuso in queste ore per giungere alla piena approvazione del decreto sulla fibra ottica all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio dei Ministri.
Ora il settore delle Telecomunicazioni può contare su una normativa che, recependo le esigenze di semplificazione avanzate da anni da Asstel, interviene concretamente per favorire nel nostro Paese lo sviluppo della rete fissa a banda ultralarga” è ampia la soddisfazione del Presidente di Assotelecomunicazioni – Asstel Dina Ravera nell’apprendere dell’esito positivo della vicenda riguardante il decreto sulla fibra ottica. Infatti, contrariamente a quanto si era temuto venerdì scorso, il decreto approderà integro in Gazzetta ufficiale, senza le modifiche ipotizzate agli art. 5 e 12.
“Apprezziamo molto – continua Ravera – che sia prevalsa la visione che individua nel digitale lo strumento strategico per la crescita dell’economia e la trasformazione competitiva del Paese. Orientamento che, d’altro canto, cogliamo sempre più chiaramente negli indirizzi politici e negli atti istituzionali del Governo”.
Il decreto sulla fibra ottica, frutto di un intenso lavoro svolto dal sottosegretario Giacomelli e da Palazzo Chigi, in collaborazione con le commissioni parlamentari sulle Tlc di Camera e Senato, contiene passaggi che rappresentano un cambiamento radicale rispetto al passato. La banda ultralarga viene considerata un fondamentale fattore di arricchimento per il territorio, come risorsa di sviluppo e di attrattività degli investimenti. Da qui le semplificazioni di procedure, dei permessi e del processo di regolazione tecnica. Ne risulta un quadro normativo chiaro, snello e maggiormente capace di accompagnare l’evoluzione delle tecnologie digitali.
“Sono certa – conclude il Presidente di Asstel – che queste norme avranno un forte impatto di accelerazione dei piani di investimento già in atto da parte degli operatori che, grazie alle semplificazioni introdotte e alla riduzione dei costi edili di messa in opera, potranno dirottare maggiori risorse direttamente sullo sviluppo delle strutture tecnologiche”.