Con la delibera 112/16/CONS, relatore del provvedimento il Commissario Francesco Posteraro, AGCOM ha approvato un provvedimento di diffida nei confronti di Telecom Italia – in qualità di soggetto designatoalla fornitura del servizio universale– con riferimento alla modifica dei prezzi dei servizi telefonici degli abbonati Consumer alla linea tradizionale (offerta TIM Consumer Voce apartire dal 1° aprile).
L’aumento del 300% del prezzo delle chiamate nazionali da linea tradizionale, in parte componenti de lservizio universale,non appare giustificato dacondizioni economiche generali, quali l’andamento dei prezzi al consumo ol’aumento del potere di acquisto degli italiani.
Al tempo stesso un aumento così consistente, che va a sommarsi all’aumento della componente canone mensile degli ultimi tre anni, presenta un alto rischio di esclusione sociale dalla c.d. rete di sicurezza, il cui accesso e altri servizi di base sono sottoposti agli obblighi di servizio universale.
Il rischio è ulteriormente aggravato dalla circostanza che l’offerta è estesa a tutti gli abbonati consumer, inclusi gli utenti a basso reddito. Contestualmente l’Autorità ha avviato, ai sensi degli artt.53 e 59 del Codice, un procedimento volto a determinare ilmetodo più efficace e adeguato per garantire, anche in prospettiva, la fornitura dell’accesso alla rete di sicurezza sociale e dei servizi minimi del servizio universale, che dovranno assicurare ai cittadini-utenti disponibilità,convenienza e accessibilità, quali condizioni necessarie per l’inclusione sociale.