La risposta tanto attesa è arrivata in maniera ufficiale: la fusione tra gli operatori britannici O2 e Tre non si farà.
Le motivazioni fondamentalmente erano già uscite nei mesi scorsi: “forti preoccupazioni” per l’impatto del sui clienti del Regno Unito e il potenziale danno per “l’innovazione nel settore della telefonia mobile”.
La decisione fa seguito un’indagine approfondita della transazione da parte della Commissione Europea che avrebbe rilevato come il tie-up tra Telefonica e Hutchison avrebbe portato a un nuovo leader di mercato nel paese “rischiando di far sparire un concorrente importante”lasciando solo Vodafone e EE, recentemente acquisita da BT, a sfidare la nuova entità.
Inutile la serie di concessioni proposte da CK Hutchison nei mesi scorsi come le attività.
Inoltre, il tie-up avrebbe “probabilmente hanno portato a prezzi più elevati” per i servizi di telefonia mobile nel Regno Unito, mentre diminuendo le scelte per il consumatore secondo la Commissione ci sarebbe stato anche probabile un impatto negativo sulla qualità del servizio per i consumatori.
La Commissario Margrethe Vestager, che ha una crescente reputazione per l’adozione di una linea dura in materia di fusioni che impattano sulla tutela della concorrenza, ha infatti evidenziato come l’accordo proposto sarebbe stato un male per i consumatori e per la telefonia mobile UK: “L’obiettivo di controllo delle concentrazioni è quello di garantire che i tie-up non indeboliscano la concorrenza a scapito dei consumatori e delle imprese […] Abbiamo avuto forti preoccupazioni per i consumatori che avrebbero avuto meno scelta nella ricerca di un pacchetto mobile che si adatta alle loro esigenze.”
L’operazione avrebbe indebolito anche gli operatori mobili virtuali esistenti in quanto la loro posizione sarebbe diventata più debole per negoziare i prezzi all’ingrosso.
Cosa accade ora? Hutchison potrebbe lanciare una sfida legale, dato che si è dichiarata “profondamente delusa” aggiungendo che studierà il verdetto nel dettaglio, considerano tutte le possibili opzioni: “Crediamo fortemente che la fusione avrebbe portato grandi benefici per il Regno Unito”.
La società ha detto che ora si concentrerà sulla collaborazione con la Commissione per ottenere l’autorizzazione per la joint venture tra Wind e 3 Italia. La decisione “non dovrebbe essere considerato un precedente” per il caso della fusione voluta da Hutchison e VimpelCom in Italia (Wind e H3G), sulla quale la Commissione ha aperto un’indagine approfondita. Lo ha detto la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager, come riporta anche il Sole 24 Ore.
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