La mancata applicazione del Regolamento UE sul roaming internazionale all’interno dell’Unione Europea, che continua tutt’ora nonostante i ripetuti richiami e le diffide di AgCom del 2016, rischia di costare cara a Wind e 3 Italia.
L‘Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, infatti, avrebbe deciso nelle scorse settimane di intervenire con mano decisa per ottenere dai due gestori (che ormai fanno capo ad un’unica azienda) la corretta applicazione delle norme europee.
A riportarlo è il quotidiano La Repubblica che – nell’edizione odierna – cita fonti parlamentari che riporterebbero anche l’entità della multa comminata da AgCom a Wind e 3, che sarebbe pari a circa 258mila Euro.
Sanzione a dir poco esigua, visto il potere commerciale delle società coinvolte, ma che non potrebbe essere più alta, visti i poteri limitati che l’Authority possiede.
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Ma non sarebbe questo importo a far tremare WindTre, bensì la diffida in arrivo assieme alla punizione economica, che imporrebbe di rimborsare tutti i clienti che si sono recati all’estero (all’interno dell’Unione Europea) negli ultimi nove mesi e hanno subito l’ingiusta tariffazione (Power Europe di 3 e Opzione Eurotariffa di Wind), ben più alta di quanto previsto dalla vigente normativa.
Tale rimborso, si legge, dovrà essere automaticamente esteso a tutti i consumatori che siano stati danneggiati, e non solamente ai pochi informati (come i nostri lettori e i partecipanti al Forum di Mondo3) che si prenderanno la briga di richiederlo.
L’obbligo di rimediare all’errata tariffazione restituendo fino all’ultimo centesimo quanto addebitato in più fa sperare che sia la volta buona che anche 3 e Wind, come ha già fatto TIM, adeguino i propri listini all’Eurotariffa attualmente in vigore.