L’anticipazione arriva da “la Repubblica” di ieri e riguarda il trattamento dei dati degli ex clienti da parte di TIM.
Il giornale del gruppo l’Espresso spiega bene cosa è accaduto.
In breve il tribunale di Milano ha dato ragione al Garante per la Privacy e giudica illecita la prassi di Tim di richiamare due milioni di ex clienti che non avevano espresso il consenso a essere contattati dopo la disdetta.
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“Non può farlo, neanche per ottenere quel consenso“.
“[…] Non può più chiamarlo, per nessun motivo” scrive Repubblica. “Nemmeno – ed è quanto ha fatto Tim – per chiedergli il consenso per future telefonate commerciali. Secondo l’operatore, era un’attività lecita perché chiedere il consenso non è una chiamata pubblicitaria.
Il giudice invece, così come il Garante, ritiene che anche quella chiamata è assimilabile a telemarketing, in quanto era parte appunto di una campagna mirata a riconquistare gli ex clienti. E – ha ricordato il giudice – per le norme è possibile fare chiamate pubblicitarie solo a chi via ha dato il consenso“.
Una domanda ora sorge spontanea: che fine faranno le offerte win back di TIM e degli altri operatori telefonici?
L’articolo integrale a firma di A. Longo su repubblica.it