“Avvio di un tavolo tecnico finalizzato ad approfondire gli impatti derivanti dall’introduzione delle SIM programmabili da remoto e sull’assegnazione delle risorse di numerazione di cui alle raccomandazioni ITU E.118 e E.21
2″, questo il titolo di una delle ultime pubblicazioni in casa AGCOM
La premessa di tale interesse è l’evoluzione delle tecnologie sta conducendo allo sviluppo di nuove SIM, dette eSIM, che negli apparati terminali1 prevedono la presenza circuiti integrati (Embedded Universal Integrated Circuit Card – eUICC) che possono essere aggiornati da remoto.
Le eSIM – si ricorda – possono trovare applicazione in vari ambienti e per vari scopi, quali automobili, telemedicina, telelettura, domotica e in generale gli apparati M2M/IoT, ma anche in apparati terminali di tipo personale come tablet e smartphone.
Allo scopo – si legge su agcom.it – sono stati definiti dal GSMA specifiche tecniche nel caso di comunicazioni sia Machine-to-Machine (M2M/IoT) sia Person-to-Person (P2P).
In tali specifiche tecniche, è stato introdotto un nuovo identificatore denominato eUICC Identifier (EID) che si basa sulla Raccomandazione ITU E.118 “The international telecommunication charge card”.
In particolare quanto specificato dal GSMA prevede che l’identificatore EID si basi su due identificatori utilizzati nella Raccomandazione ITU E.118:
– Codice internazionale del singolo Paese (39 per l’Italia);
– Identificatore del soggetto che emette le SIM (Issuer Identifier Number – IIN).
La raccomandazione ITU prevede che:
1) l’assegnazione dell’IIN è effettuata dal singolo Paese;
2) la registrazione è a cura dell’ITU stessa sulla base dell’approvazione del singolo Paese.
Il Piano di numerazione non include specifiche previsioni per l’assegnazione dei codici IIN. Da una prima ricognizione, scrive sempre AGCOM, ad oggi sembrerebbe essere presente una non uniformità, a livello nazionale, nella gestione degli identificatori IIN i quali sono in alcuni casi assegnati, come valori uguali a quelli degli MNC, dal Ministero per lo sviluppo economico, mentre in altri sono utilizzati, da alcuni operatori, senza evidenza di registrazione all’ITU.
MONDO3 SU FACEBOOK | MONDO3 SU TELEGRAM
Si fa presente che aziende manifatturiere hanno richiesto al Ministero dello sviluppo economico l’assegnazione di un identificatore IIN al fine di produrre eSIM/eUICC da utilizzare nel mercato M2M/IoT. Al riguardo, sono in corso interlocuzioni tra la Direzione dell’Autorità e il Ministero dello sviluppo economico anche al fine di verificare lo stato delle norme nazionali e degli standard internazionali oltre ad attività AGCOM te nei deputati contesti internazionali (ITU e CEPT).
Con queste premesse Agcom, nell’ambito delle attività di cui sopra ed al fine di acquisire elementi di valutazione dal mercato, avvia, in relazione all’oggetto, un tavolo tecnico con la presenza dei soggetti interessati.
Scopo del tavolo tecnico è quello di acquisire elementi in relazione alla necessità di un adeguamento delle norme del Piano di numerazione relativamente all’uso e ai criteri di assegnazione delle risorse di numerazione interessate dallo sviluppo delle eSIM.
La richiesta di partecipazione al tavolo tecnico è possibile secondo le modalità indicate su agcom.it