“È il web che decide cosa dobbiamo leggere, ponendo in evidenza alcune informazioni rispetto ad altre che, spesso, risultano non veritiere”. È dunque necessario “rendere più trasparente il meccanismo che è alla base della profilazione delle notizie, l’algoritmo che gestisce la massa di dati e veicola all’utente informazioni talvolta fake”.
È quanto ha dichiarato il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello, intervenuto negli scorsi giorni al dibattito su “Consumaker. Il futuro è nelle mani dei consumatori”, iniziativa promossa dall’Adoc in occasione dell’8a Assemblea Nazionale dell’Associazione.
L’algoritmo, ha rimarcato Martusciello, è “uno strumento che, non solo filtra i contenuti disponibili per presentarli agli utenti secondo un ordine, spesso personalizzato, ma è in grado di determinare le modalità di fruizione dell’informazione, orientando significativamente il successo o meno in termini di audience di una notizia”.
Allo stesso modo, accade quando a essere veicolati sono contenuti fake, sempre più mirati in funzione di specifici obiettivi.
“Una forma di fallimento di mercato, da correggere”. Sembrerebbe operazione semplice, ha aggiunto il Commissario Agcom “ma gli interventi di regolazione nel mercato delle idee non possono essere trattati allo stesso modo di quelli adottati nel mercato dei beni e servizi”.
Per Martusciello, una prima soluzione non può che passare attraverso “un’azione che privilegi obblighi di trasparenza e accountability della distribuzione delle notizie da parte delle piattaforme Internet”.