Ma stanno arrivando delle proposte legislative per renderle meno frequenti come raccolto magistralmente stamani dal Corriere delle Comunicazioni.
In estrema sintesi, in Senato sono state depositate due proposte di modifica al cosiddetto Decreto Semplificazioni.
La prima riconosce la facoltà di cambiare le condizioni del contratto solo 6 mesi dopo la stipula e la seconda esclude ogni possibilità di cambiamento. Ma secondo gli operatori così si lederebbe la libertà commerciale.
Secondo quanto risulta a CorCom gli operatori telefonici avrebbero già espresso preoccupazioni rispetto agli emendamenti che impatterebbero – secondo il loro punto di vista – negativamente sulla libertà commerciale delle imprese e anche sui consumatori.