Dopo TIM, anche Wind Tre ha proposto ai propri clienti “forme sostitutive” agli indennizzi per la fatturazione a 28 giorni applicata nei mesi passati. Una nota di Adiconsum prova a consigliare i consumatori.
I primi di luglio, infatti, il Consiglio di Stato dirà se i rimborsi dovranno essere automatici.
Adiconsum, dal canto suo, invita i consumatori ad attendere la sentenza del Consiglio di Stato prima di accettare rimborsi alternativi proposti dalle aziende: “Come avevamo annunciato nel nostro comunicato del 22 maggio scorso, all’avvicinarsi della data del 4 luglio prossimo, giorno in cui il Consiglio di Stato sentenzierà se i rimborsi dovranno essere automatici oppure no, le aziende telefoniche stanno inviando ai consumatori delle offerte di servizi aggiuntivi, che, in caso di accettazione, faranno decadere il diritto dell’utente a ricevere il rimborso per i soldi versati in più con le bollette a 28 giorni.
Adiconsum denuncia la scarsa trasparenza delle comunicazioni che stanno inviando i vari operatori e ribadisce che la scelta se aderire o no a tali offerte o se preferire il rimborso in bolletta è in capo al consumatore.
“Non esplicitarlo equivale a negare uno dei diritti fondamentali del consumatore che è quello della LIBERTÀ DI SCELTA.
A luglio, il Consiglio di Stato deciderà se le compagnie telefoniche dovranno AUTOMATICAMENTE rimborsare i consumatori.
Adiconsum invita i consumatori ad attendere la decisione del Consiglio di Stato, visto che le offerte alternative proposte non scadono nell’immediato”, conclude l’associazione dei consumatori.