La notizia emerge dalla stampa nazionale e riporta, in breve, che “migliaia delle tre più importanti compagnie telefoniche italiane, Windtre, Vodafone e Tim a cui sono stati accreditati importi non dovuti per attivazioni indebite dei cosiddetti Servizi a valore aggiunto (Vas) sul proprio dispositivo mobile.
È quel che risulta dall’indagine milanese che nei giorni scorsi ha visto i militari della Guardia di Finanza del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche e della Squadra reati informatici della Procura eseguire perquisizioni ed ispezioni informatiche, tra cui nella sede legale della stessa Windtre.
Sono 11 gli indagati, tra loro Luigi Saccà, figlio dell’ex direttore generale della Rai Agostino Saccà. Come si legge negli atti, Saccà jr è finito sotto indagine in qualità di responsabile, all’epoca dei fatti, del “team servizi Vas” , i servizi a valore aggiunto, per Wind, poi Windtre (tutti ex, ndr) […] “
Intanto giunge una nota inviata dall’operatore alla rete vendita in cui si ricorda come “in merito alle recenti notizie stampa, WINDTRE segnala di aver sempre agito correttamente ed in conformità alla normativa vigente.
Nel consueto rispetto della trasparenza e chiarezza informativa verso la propria clientela, WINDTRE non mancherà di porre in essere tutte le azioni che si rendessero necessarie a tutela dei propri clienti”.
Source Repubblica Milano